Maculan fa rima con Breganze. E’ infatti grazie a Fausto Maculan se a partire dagli anni Ottanta questo territorio enologico del Vicentino è diventato grande, divenendo anche il simbolo del rinascimento del vino italiano. Tuttora Maculan è il produttore più rappresentativo di un’area che nel frattempo è cresciuta attorno a esso.
Maculan è una famiglia legata al vino dall’inizio del Novecento, come proprietari di osteria, imbottigliatori e, dal dopoguerra, anche come produttori. La cantina nasce nel 1947 per opera di Giovanni, tre anni prima che Fausto venga al mondo. Sarà lui, dopo essersi diplomato alla scuola di enologia di Conegliano, a prendere in mano l’azienda e a darle nel giro di pochi anni la svolta qualitativa, con la definizione di uno stile contemporaneo e innovativo e con lko sviluppo di una rete di distribuzione all’estero che porterà i vini Maculan ad avere grande successo soprattutto negli Stati Uniti.
Ho di recente avuto l’occasione di assaggiare i due vini iconici dell’azienda: il Fratta, il rosso di taglio bordolese che per primo portò all’attenzione della critica e dei consumatori il marchio Maculan; e il Torcolato, un vino dolce a base Vespaiola che Maculan ha contribuito a far rinascere.
Partiamo dal Fratta, un Veneto Igt che nasce dai migliori vigneti a bassa produzione dell’azienda: il Cabernet Sauvignon da un appezzamento in zona Ferrata mentre il Merlot dalla vigna in Branza, località Fratta, entrambi radicati su colline vulcaniche e tufacee. La vendemmia avviene manualmente, ciò che permette di selezionare solo i grappoli migliori, poi segue un leggero appassimento, una sola settimana di fermentazione e macerazione, infine l’affinamento in barrique di rovere francese per 18 mesi. L’annata 2020 si presenta di colore rosso rubino profondo con sfumature violacee, di naso pieno di piccoli frutti rossi come mirtillo e lampone, di spezie dolci e di note tostate di caffè e cacao e di gusto elegante e composto, con struttura solida e grande persistenza. Il Fratta si sposa a carni rosse, meglio se alla brace, selvaggina e cacciagione, formaggi stagionati. Il prezzo è di 65 euro (anche se sui principali e-shop si può trovare a qualche euro in meno).
Il Torcolato è invece un vino dolce dalle origini antichissime, prodotto con il vitigno autoctono Vespaiola, che per la sua dolcezza richiama inesorabilmente gli insetti. Il nome del vino, invece, deriva dalla circostanza che dopo la vendemmia i grappoli più sani e spargoli vengono attorcigliati (ovvero “intorcolati” in dialetto locale) con degli spaghi e appesi alle travi delle soffitte, lasciandoli appassire in fruttaio per quattro mesi, operazione che concentra gli zuccheri. A gennaio, dopo l’appassimento è completato, le uve vengono pressate con un torchio e danno vita a un nettare denso e dolce. La fermentazione del mosto impiega circa quaranta giorni. Poi c’è l’affinamento per un anno in piccole botti di rovere per un terzo di primo passaggio e per due terzi di secondo passaggio e poi in bottiglia. Il risultato è un vino dal colore dorato brillante, dal naso di fiori, di miele, di albicocca, di uva passa, e una bocca avvolgente e vellutata, in cui l’acidità spalleggia la grande dolcezza (il residuo zuccherino è di ben 150 grammi per litro). Un vino che si comporta come un Sauternes e che come esso, più che ai dessert, va dato in sposa a formaggi stagionati ed erborinati, piatti a base di fegato e fois gras. Il prezzo allo scaffale è di 25 euro per la mezza bottiglia (0,375 litri).
Il resto della produzione Maculan comprende lo spumante metodo classico Tre Volti; i bianchi Pino&Toi (Tai 60 per cento, Pinot Bianco 25, Pinot Grigio 15), Bidibi (Tai 60, Sauvignon 40), Vespaiolo (Vespaiola in purezza), Valvolpara Vespaiolo (Vespaiola in purezza), Ferrata Sauvignon e Ferrata Chardonnay; il rosato Costadolio (Merlot 100 per cento); i rossi monovarietali Pinot Nero, Cornorotto Marzemino, Altura (Pinot Nero), Palazzott Cabernet Sauvignon, Crosara (Merlot) e gli uvaggi Cabernet (Cabernet Sauvignon 80 per cento e Cabernet Franc 20) e Brentino (Merlot 55 per cento e Cabernet Sauvignon 45); i vini Piwi (ovvero da vitigni resistenti) Mawi Bianco (Sauvignier Gris al 90 ‘per cento e Sauvignon Rytos al 10) e Mawi Rosso (Cabernet Volos 57 per cento e Merlot Chorus 43); e i vini dolci Dindarello (Moscato in purezza), Acininobili
(Vespaiola in purezza) e Madoro (Cabernet Sauvigno 50 per cento e Marzemina 50). Maculan produce anche l’Olio della Fratta, il formaggio stravecchio a Torcolato; e il panettone e la colomba al Torcolato a seconda della stagione.