Cronache

Migrante semina il panico in Duomo: punta il coltello all'agente e lo fa inginocchiare

Dopo aver travolto un vigilante all'esterno della cattedrale, si è spinto fino all'altare. Qui ha preso in ostaggio l'agente

Migrante semina il panico in Duomo: punta il coltello all'agente e lo fa inginocchiare

Momenti di panico poco fa in Duomo a Milano. Un uomo magrebino ha fatto irruzione della chiesa simbolo della città armato di coltello e ha preso in ostaggio una guardia giurata. La situazione si è sbloccata solo grazie alla mediazione da parte del personale di polizia e dei funzionari che sono accorsi sul luogo, che l'hanno convinto a lasciare libero l'ostaggio. Successivamente lo straniero è stato disarmato e immobilizzato.

In questo momento si trova in Questura, dove sono in corso le operazioni di identificazione. La polizia sta cercando di capire i motivi che l'hanno spinto a compiere un simile gesto, in un luogo così simbolico per la città di Milano e per l'Italia, un monumento nazionale riconosciuto in tutto il mondo. Sono ore concitate per risalire all'origine di quest'azione. Sono all'opera anche gli uomini del pool antiterrorismo della Procura di Milano e gli investigatori della Digos. Viene esclusa la matrice terrorista nell'episodio.

Stando alle prime ricostruzioni, l'uomo sarebbe stato avvicinato dagli uomini della polizia del Commissariato di Milano Centro presenti in Piazza Duomo. Si trovava seduto sui gradini del sagrato con atteggiamento sospetto che ha attirato l'attenzione delle forze dell'ordine. All'improvviso si è alzato e ha iniziato a correre verso l'ingresso del Duomo, travolgendo una guardia giurata che si trovava vicino all'ingresso. Un secondo agente si è messo all'inseguimento ed è riuscito a raggiungerlo ma a quel punto, sotto la minaccia di un coltello con una lama lunga 10 centimetri, è stato costretto a inginocchiarsi. A quel punto è stata avviata una trattativa con l'uomo da parte dei sei agenti presenti all'interno del Duomo che, appena il malintenzionato si è distratto, sono riusciti a scagliarsi su di lui per disarmarlo. Il 118 riferisce che la guardia giurata ha riportato alcune contusioni ma ha rifiutato il trasporto in ospedale. Per dieci minuti l'intera cattedrale e la piazza sono state cinturate da un cordone di militari e forze dell'ordine pronte a ogni azione.

L'on. Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda Salvini Premier, è intervenuto sulla vicenda, proponendo Milano come sede del consueto vertice di Ferragosto sull'ordine pubblico, che si tiene generalmente in territori ad alto rischio o "dove lo Stato sembra latitare". "Condivido la scelta di Milano, città simbolo del degrado, città allo sbando sotto il profilo dell’ordine pubblico, con accoltellamenti e stupri ogni giorno (oggi pure una guardia sequestrata con un coltello in Duomo...), con spaccio a cielo aperto praticamente in ogni parcheggi e con circa 50mila clandestini che girano senza alcun controllo in città", afferma l'onorevole.

Un degrado quotidianamente sotto gli occhi di tutti, che ha avuto forse uno dei suoi apici proprio nella giornata di oggi. Una situazione che appare fuori controllo, per la quale l'onorevole Grimoldi fa nomi e cognomi: "Le responsabilità di questo degrado e di questa insicurezza vanno suddivise tra il lassismo e gli errori dell’amministrazione di Giuseppe Sala, che ha perpetuato gli errori della precedente amministrazione Pisapia, e la pessima conduzione del Prefetto di Milano negli anni 2017 e 2018, il prefetto che puntava sull’accoglienza e l’ingresso libero delle migliaia di clandestini inviati dal ministro Alfano, il peggiore prefetto di Milano, la signora Lamorgese. Per cui giusto tenere a Milano il vertice sulla sicurezza, ma stupisce che al tavolo siedano i due principali artefici di questo disastro: il sindaco Sala e l’ex prefetto Lamorgese... Se Milano è piena di clandestini è solo per colpa loro e sono loro a sedersi al tavolo sull’ordine pubblico? Roba da barzelletta..."

In questi minuti è arrivato anche il commento dell'onorevole Mariastella Gelmini che da suo profilo Facebook ha messo il focus sulla situazione limite di Milano: "La grave aggressione avvenuta in Duomo non è che l’ultimo episodio di una città sempre più insicura, con l’aggravante che la violenza è entrata questa volta nel luogo più sacro di Milano. Non si contano più gli episodi violenti dello spaccio e della movida fuori controllo. La città ha bisogno di sicurezza. Ultimata la stagione dei flirt con Beppe Grillo, il sindaco Sala dovrà metterci la testa. Campagna elettorale permettendo".

"Plauso e ringraziamento per gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Milano Centro per il tempestivo ed efficace intervento che ha permesso loro, in una manciata di minuti, di raggiungere, fermare e disarmare un uomo che era scappato all'interno della Cattedrale per eludere un controllo.

Grazie a loro nessuno si è fatto male e la situazione è stata subito riportata alla normalità", ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Anna Scavuzzo.

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