Da Tiziano Ferro a Federica Pellegrini, Ferruccio De Bortoli a Marco Cappato: tutti uniti per sconfiggere la fame nel mondo. In occasione della prossima Giornata mondiale dell’Alimentazione (16 ottobre) e in vista dei prossimi appuntamenti internazionali tra cui il summit finale del G20 (30-31 ottobre) a guida italiana, l’organizzazione umanitaria Azione contro la Fame ha redatto il manifesto “Mai più fame”. All’appello hanno risposto presente tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo, del giornalismo, della cultura e del cinema. Tanti altri sono pronti a unirsi in questa fondamentale battaglia, che richiederà il contributo di quante più persone possibili.
Una piaga contemporanea
Negli ultimi anni la fame nel mondo è tornata a crescere e, secondo alcune stime, oggi affligge fino a 811 milioni di esseri umani nel mondo. Allo stesso tempo, 149 milioni di bambini lottano contro una malnutrizione cronica, subendo danni spesso irreversibili al loro sviluppo fisico e cerebrale, mentre circa 2 milioni di loro, ogni anno, muoiono prima del quinto compleanno a causa della malnutrizione. La pandemia di Covid-19, inoltre, sta portando altri milioni di donne, uomini e bambini ad una crisi alimentare senza precedenti e diffusa ovunque. Anche in Italia.
“Il nostro pianeta sarebbe in grado di produrre cibo a sufficienza per tutti. Esistono cure contro la malnutrizione infantile. Ci sono progetti di cooperazione in grado di realizzare l’autosufficienza delle comunità vulnerabili. Insomma, la nostra è la prima generazione della storia in grado di eliminare la la carenza di cibo”, ha spiegato Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la fame. “Eppure, negli ultimi cinque anni, la fame è tornata a crescere affermandosi, in Italia e nel mondo, come piaga contemporanea” ha aggiunto.
Il manifesto di Azione contro la Fame
Cambiamenti climatici (per 15 milioni di persone che vivono di agricoltura e allevamento rappresentano il primo fattore di insicurezza alimentare), diseguaglianze (responsabili del 26% dell’insicurezza alimentare globale) e conflitti (come ha spiegato nel dettaglio Fausto Biloslavo, inviato de Il Giornale). I governi devono impegnarsi per eliminare le tre cause di base che alimentano la fame, sempre più “artificiale” e sempre meno di origine naturale. A questo proposito, Azione contro la Fame ha stilato un manifesto che in realtà assomiglia molto a un appello. Si chiama, come anticipato, Mai più fame, e si pone un duplice obiettivo: mobilitare la società civile sulla piaga contemporanea dell’insicurezza alimentare e spingere i leader nazionali ed internazionali, a partire dal prossimo G20 a guida italiana, ad interventi concreti e coraggiosi che vadano ad intaccare le cause strutturali della malnutrizione.
Partendo dall’assunto base che “una persona affamata non è una persona libera”, il manifesto sottolinea come il mondo della politica debba essere coinvolto in questa sfida per: 1) riconoscere la lotta alla fame e alla malnutrizione come priorità nazionale ed internazionale di ogni governo; 2) fermare l’utilizzo della fame come arma di guerra; 3) contrastare le disuguaglianze e promuovere il ruolo delle donne; 4) fermare il cambiamento climatico e trasformare i sistemi alimentari per renderli più equi e sostenibili. I cittadini italiani potranno sottoscrivere il manifesto al seguente link.
Il ruolo dell’Italia
L’Italia, ospite delle sedi di FAO, WFP e IFAD, luogo di Expo2015 “Nutrire il pianeta” e che ha recentemente ospitato i prevertici del Food System Summit e della COP26, deve avere la vocazione ad un ruolo chiave nella lotta alla fame nel mondo. Già il G20 a tema “Persone, Pianeta, Prosperità” può essere un’importante occasione per rilanciare la centralità dell’accesso al cibo e alla sana alimentazione.
Il suddetto manifesto intende proiettare il governo Italiano con continuità al centro dell’azione, seguendo alcune raccomandazioni. Tra queste: prevedere per il 2022 un fondo di solidarietà alimentare e sostegno alle famiglie in Italia adeguato ai bisogni delle fasce deboli della popolazione, impegnarsi in un ambizioso piano di sostegno finanziario al prossimo Nutrition For Growth summit di Tokyo a dicembre 2021 e aumentare progressivamente l’Aiuto Pubblico allo Sviluppo per la cooperazione internazionale fino a raggiungere lo 0,7% del PIL entro il 2030.
Nel frattempo, Azione contro la Fame - che nel 2020 ha aiutato oltre 25 milioni di persone in quasi 50 paesi del mondo -
continuerà a lavorare sul campo nei 50 Paesi in cui opera con l’obiettivo di salvare la vita dei bambini malnutriti e di realizzare progetti di sviluppo a lungo termine. Di seguito, il video della presentazione del manifesto Mai più fame.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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