- Di Maio sempre più vicino ad essere cacciato o ad andarsene dal M5S. Oggi i giornali, visto che fa l’euro-atlantico, lo elogiano in tutti i modi possibili. Però, però fin dove riesce ad arrivare il Corriere nessuno mai. Scrive il Corsera che Giggino ha compreso gli errori del passato: la richiesta di impeachment per Mattarella, i gilet gialli, il giustizialismo, la fratellanza con Salvini (e quindi le sue idee sull’immigrazione) fino alla povertà abolita dal balcone. In sostanza, ha rinnegato tutto quello che era il M5S. Bene, per carità. Però a ‘sto punto hanno ragione a cacciarlo. No?
- Travaglio s’accanisce su Di Maio. Quando si scannano tra loro, è meraviglioso
- tre, due, uno: da domani inizierà la santificazione di Di Maio, il grillino dal volto buono, ora che lo cacciano dal Movimento
- il vescovo di Verona invita i suoi fedeli a non votare chi sostiene il gender. Monsignor Zenti a suo tempo si oppose anche al ddl Zan, considerandolo un bavaglio in stile Gestapo. Primo punto: non ha fatto nulla di male, visto che contro il gender ci si scaglia pure papa Francesco ed è normale che un pastore dica alle sue pecorelle cosa vorrebbe la Chiesa da loro. Secondo: sono certo che se il prete avesse appoggiato il chierichetto Tommasi avremmo visto e sentito articoli di elogio
- siamo a giugno, mancano sette mesi, e Amadeus già inizia ad annunciare gli ospiti di Sanremo 2023. Vi prego, dateci pace
- fatemi capire: dovrebbe nascere una “cosa” di centro che mette insieme: Sala (manager), Calenda (social star), Renzi (serve definirlo?), Carfagna (forzista in cerca di sé), Giorgetti (leghista pragmatico) e pure Di Maio? Se siete seri ditelo chiaramente, che a me pare Zelig
- così, giusto per raccontarvelo: il Belgio ha restituito al Congo la “reliquia” di Patrice Lumumba, ex primo ministro congolese torturato, ucciso, smembrato e poi sciolto nell’acido.
Sapete a quando risale questo tragico episodio in cui un Paese occidentale, direi anche democratico, si è fatto beffe della volontà di indipendenza di un popolo? Risale al 1961, praticamente l’altro ieri. Ricordiamocelo, quando accusiamo gli altri di essere dei barbari- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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