Attimi di panico e sconcerto durante un funerale a Trevico: una donna di 70anni ha avuto un malore ed è stata soccorsa tra i banchi della parrocchia, mentre il sacerdote avrebbe continuato a celebrare il rito senza interrompersi, preoccupandosi però di darle l’estrema unzione dall'altare.
E’ quello che racconta Concetta Garofano, la nipote dalla donna. Agnese Palermo, 70enne residente a Trevico con problemi cardiaci, era al funerale del cognato quando si è sentita male ed è stata salvata dall’intervento della stessa Concetta e di sua sorella, entrambe infermiere, e di due giovani che hanno utilizzato il defibrillatore.
“Nel trambusto generale, il parroco non ha interrotto la funzione religiosa iniziata da pochi minuti - ha raccontato Concetta - Mia zia era seduta in terza fila, si è accasciata a terra perdendo i sensi. Non aveva polso ed era diventata scura in volto, per cui subito abbiamo spostato le sedie per fare spazio e prestare i primi soccorsi insieme a mia sorella Patrizia anche lei infermiera, ma il parroco non ha interrotto la funzione, senza rispetto né per mio zio defunto né per la signora che stava male e per la quale tutti temevamo il peggio.
Addirittura dall'altare le ha dato l'estrema unzione e ha poi continuato a celebrare la Messa nonostante la richiesta dei parenti di interrompere”. Sulla vicenda don Michele Conigliani si è trincerato nel silenzio più assoluto.
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