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Mamme e bimbi affollano il mercato, interviene un elicottero della Guardia di Finanza

Un elicottero della Guardia di Finanza ha sorvolato a bassa quota il mercato di Vicenza per "incutere timore" alla troppa gente presente. Tra indignati dell'Inps e polizia municipale che usa "comprensione e dialogo", c'è molta confusione sull'esatta interpretazione delle norme

Mamme e bimbi affollano il mercato, interviene un elicottero della Guardia di Finanza

È dovuto intervenire un elicottero della Guardia di Finanza per dispedere ed incutere timore alla gente che ieri affollava il mercato di Vicenza quasi come fosse il classico "giovedì del mercato".

Le restrizioni "dimenticate"

Donne, madri e padri con i bambini a fare compere, sembrava quasi un assembramento, assolutamente vietato da un mese a questa parte, tant'è che le autorità hanno deciso di far alzare in volo un elicottero della Gdf ed "avvisare" la gente, troppa numerosa per essere giustificata.

Probabilmente, la popolazione è caduta in un tranello: il giorno prima, il governo aveva dato il via libera alla "passeggiata" di un solo genitore per volta con il proprio figlio e nelle vicinanze delle proprie abitazioni. Evidentemente, alcuni vicentini hanno interpretato il messaggio un po' troppo alla lettera, o forse alla leggera, accantonando per un momento tutti i problemi, i divieti e le restrizioni, cedendo in maniera naturale. Ma non giustificata.

In più, come riporta il CorrieredelVeneto, un'altra folla confusa si era radunata fuori dalla sede dell'Inps dopo aver provato, inutilmente, a collegarsi con il sito dell'Istituto di Previdenza per le 600 euro ma, con il server in tilt, c'era ben poco da fare davanti al pc. Ovviamente, come la maggior parte delle attività, anche la sede dell'Inps era chiusa, portone sbarrato.

La confusione delle ordinanze

La gente, dal canto suo, ha anche la propria percentuale di "ragione" quando viene bombardata quasi quotidianamente da una nuova direttiva che spiega l'ordinanza che sottolinea altre cose: alla fine rimane confusione e si va ad "interpretazione" personale. "Dopo un mese di confino ho capito che due bambini sono meglio di uno, il più grande si occupa del più piccolo, il resto lo facciamo noi con la fantasia", dichiara una signora che non ha letto le ordinanze e sa soltanto che è il secondo giorno in cui può portare fuori i bimbi.

I dubbi della municipale

C'è una pattuglia della polizia municipale all'angolo di una piazza, ed i controllori stessi sono in ambasce sulle misure da adottare: linea morbida o pugno di ferro? "Comprensione e dialogo, non ci è mai capitata una cosa del genere" affermano. Tutto è reso difficile dalle multe, come e quando adottarle: come si misura una passeggiata oltre i 200 metri da casa? Questo potrebbe essere uno degli interrogativi più in voga in questo periodo, assieme alle varie sottigliezze sui percorsi, lunghi, brevi o medi.

Come si comporta la gente?

Fuori dal coro del mercato del giovedì un giovane padre, chiuso in casa dal 9 marzo perchè senza lavoro che continua a portare in giro il figlio (la moglie lavora quotidianamente all'Usl) anche se ammette che "qui però c'è comunque troppa gente, fosse per me chiuderei il mercato".

"Ho attraversato tre fasi - spiega invece una giovane insegnante - la prima di euforia, finalmente a casa con i miei tre figli; poi la disperazione, tempi e metodi rivoluzionati, anarchia e tensione; quindi la calma dell'equilibrio raggiunto, l'uso del registro scolastico elettronico, la giornata impostata su nuove regole, i ritmi che diventano nuove abitudini, i bambini felici", afferma.

Tutto fa politica

Sono ben altri, invece, i problemi di un giovane padre psicologo che non trova le medicine necessarie per curare la figlia affetta da una rara malattia. Domicilio a Vicenza ma residenza a Venezia, deve fare la spola con il capoluogo veneto per procurarsele, così come non può iscrivere la figlia in una scuola vicina perché non ha un nonno residente in città.

"Queste sono le norme inique a confronto delle quali quelle sul Coronovirus suonano ipocrite".

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