Manovra, Salvini attacca il Fmi: "Questi professoroni non ne azzeccano una"

Il Fondo Monetario Internazionale taglia le stime di crescita. Salvini all'attacco: "Professoroni che non hanno mai preso una previsione"

Manovra, Salvini attacca il Fmi: "Questi professoroni non ne azzeccano una"

Oltre la Francia c'è anche il Fondo Monetario Internazionale. Dopo aver incassato il via libera dell'Europa alla manvora economica, il governo italiano deve fare i conti con il taglio alle stime di crescita. Prima Bankitalia, poi il Fmi. "L'Italia è una minaccia" per l'area Euro, ha detto il Fondo guidato dalla Lagarde. Dichiarazione che ha provocato la reazione dell'esecutivo italiano.

Il Fmi ha rivisto al ribasso dello 0,6% le stime di crescita del Belpaese per l'anno scorso. Un -0,4% rispetto a quanto ipotizzato tre mesi fa. "Il costoso intreccio tra rischi sovrani e rischi finanziari in Italia rimane una minaccia", ha spiegato la nuova capoeconomista del Fondo, Gita Gopinath. Ma né il ministro dell'Economia né il vicepremier leghista ci stanno. "Non credo che l'Italia sia un rischio né per l'Ue né globale", ha spiegato ieri Giovanni tria che invece vede rischi nelle "politiche consigliate dal Fmi". Nessuna manovra correttiva in vista, dunque. Sulla stessa linea anche Matteo Salvini che già ieri era andato all'attacco ("è il Fmi che è una minaccia per l'economia mondiale") e oggi è tornato alla carica. "Questi signori non stanno bene, non ne azzeccano una - ha detto a Mattino 5 durenta una intervista - La nostra economia è sana". Il titolare del Viminale non vuole saperne del report del Fmi e del suo taglio alle stime: "Il popolo italiano è fra i più risparmiatori del mondo - ha spiegato - questi professoroni non hanno mai preso una previsione. Quante ne hanno azzeccate negli ultimi dieci anni? Zero".

I dossier di Bankitalia e Fondo Monetario sembrano aver ricomposto in parte anche le fratture nella maggioranza. Se leghisti e grillini si beccano su migranti, sicurezza e grandi opere, lo stesso non si può dire sullo scontro con la Francia o nel difendere la manovra economica. Il fronte col Fmi è aperto. Di Maio e Salvini (ma anche Tria) sembrano voler tenere il punto.

Intanto, però, anche l'Ue difende il Fondo diretto da Lagarde: Pierre Moscovici non commenta la decisione del Fmi ma lo definisce "una istituzione seria". Il taglio - dice - "prova semplicemente che le previsioni iniziali" di crescita dell'Italia "a 1,5% erano fuori dalla realtà".

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