Coronavirus

Mantova, in isolamento vuole uscire: botte a familiari e militari

Il giovane era già uscito di casa, nonostante l'isolamento domiciliare fiduciario e le ripetute raccomandazioni dei familiari. Desideroso di incontrare la fidanzata, anch'ella denunciata per inottemperanza delle limitazioni, ha aggredito verbalmente la madre e poi attaccato il patrigno e i carabinieri

Mantova, in isolamento vuole uscire: botte a familiari e militari

Scene di ordinaria follia ai tempi delle restrizioni emesse per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. Stavolta i disordini si sono registrati all'interno di un'abitazione di Volta Mantovana (Mantova), dove un giovane sottoposto a isolamento domiciliare fiduciario, ha dato letteralmente di matto perché i familiari gli impedivano di uscire di casa.

L'episodio, secondo quanto riferito dai quotidiani locali che hanno riportato la notizia, si è verificato durante la giornata di ieri, martedì 24 marzo. Tornato in Italia dall'Olanda dopo un viaggio con la fidanzata, un giovane di 26 anni, tale G.M., era stato messo in quarantena per scongiurare eventuali contagi nel caso in cui fosse risultato positivo al Coronavirus. Il poco tempo trascorso tra le mura di casa è stato tuttavia sufficiente a scatenare la violenta reazione del ragazzo, che ha infine preteso di lasciare l'abitazione, come fatto in più di un'occasione anche nei giorni in cui sarebbe dovuto rimanere in isolamento.

Consapevoli che ciò avrebbe comportato un'ulteriore inottemperanza al regime di isolamento fiduciario domiciliare previsto dal Governo, la madre ed il patrigno hanno cercato di fermarlo, venendo per questa ragione aggrediti dal 26enne. La situazione è quindi degenerata, tanto che è stata inoltrata una richiesta di intervento alle forze dell'ordine. Sul posto si sono precipitati i carabinieri della stazione locale, che al loro arrivo si sono trovati di fronte ad una scena di incredibile violenza.

Entrati in casa, i militari hanno infatti rinvenuto il patrigno del ragazzo riverso a terra, dolorante e con un evidente trauma al gomito sinistro. Presente anche la madre, visibilmente sotto choc, e lo stesso 26enne, ancora in stato di forte agitazione. Alla vista degli uomini in divisa, il giovane ha perso ancora di più il controllo e, in preda alla rabbia, ha scagliato un pugno contro una delle finestre, provocandosi delle serie lesioni alla mano. Invitato dai carabinieri i calmarsi, G.M. si è rivoltato anche contro di loro, tentando di aggredirli, ma è stato immediatamente immobolizzato.

Caricato sulla volante di servizio e condotto negli uffici del comando di Volta Mantovana, il giovane è stato identificato e dichiarato in arresto per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, inosservanza dei provvedimenti dell'autorità giudiziaria e delitti colposi contro la salute. Stando a quanto riferito dai familiari, il 26enne era già uscito in più di un'occasione dalla propria abitazione, e quel giorno specifico aveva manifestato il desiderio di uscire di casa per incontrare la fidanzata, residente nel veronese e pertanto denunciata anch'ella dalle autorità per inosservanza delle norme anti-contagio.

Durante la mattinata di oggi, secondo le ultime informazioni, si è svolto il giudizio direttissimo nei confronti del 26enne.

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