Cronache

"Trovati reperti tecnici e umani sulla Marmolada". I dispersi scendono a 5

Rintracciate altre persone che sembravano disperse. Tracce di indumenti fanno sperare di poter trovare gli ultimi scomparsi

"Trovati reperti tecnici e umani sulla Marmolada". I dispersi scendono a 5

Domenica 3 luglio sarà una data che resterà impressa nei pensieri di molti. Il ghiacciaio che si è staccato dalla Marmolada ha provocato una grossa valanga che ha travolto numerosi escursionisti. Inizialmente il numero esatto delle vittime e dei dispersi è rimasto incerto, ora invece si cominciano a quantificare i dispersi.

Un piccolo sospiro di sollievo

Gli inquirenti hanno ascoltato anche oggi, come nei giorni scorsi, diversi testimoni proprio per cercare di capire quante persone si trovassero sul ghiacciaio al momento del crollo del seracco. Fino a qualche ora fa si parlava ancora di 13 persone risultate scomparse dai radar dei soccorritori. Al momento invece sono scesi a 5, tutti italiani. Piano piano, infatti, stanno ricomparendo persone che erano state date per disperse, come ad esempio due alpinisti francesi che sono stati sfiorati dalla frana di ghiaccio. Oltre ai due francesi, di cui hanno parlato i soccorritori, sono altri due gli stranieri trovati. Tutti e quattro gli alpinisti stanno bene. Qualche minuto dopo la tragedia il bilancio era molto più tragico: si contavano una ventina di scomparsi.

Le persone che sembravano disperse sono state identificate grazie alle macchine parcheggiate poco lontano dalla montagna. Restano sette le vittime, tra cui "tre sono state identificate, tre sono in corso di riconoscimento, una è sconosciuta". Lo comunica la Procura di Trento che aggiunge: "Le auto parcheggiate sul sentiero sono state tutte abbinate a persone in vita, da togliere dal numero dei dispersi".

Un'altra notizia positiva è che le condizioni di uno dei feriti stanno migliorano notevolmente: "Ci sono buone possibilità per il suo pieno recupero fisico", ha dichiarato il presidente nazionale del Soccorso alpino, Maurizio Dellantuonio. Il ragazzo era arrivato nella struttura sanitaria senza alcuna identità, ma dopo aver fatto circolare le sue foto in rete è stato riconosciuto e identificato.

I reperti

Dellantuonio ha poi aggiunto:"Abbiamo trovato tanti reperti in questi ultimi due giorni, sono delle cose molto dolorose; personalmente posso solo pensare che quello che c'è sotto è come quello che c'è sopra". Il presidente si riferisce a parti umane, di dimensioni molto piccole:"Tutti quanti verranno esaminati per trovare anche un minimo di relazione tra un reperto e l'altro". È sicuramente un momento difficile non solo per i familiari delle vittime, ma anche per tutti coloro che stanno lavorando nelle ricerche.

Oltre ai resti umani sono state trovate anche attrezzature e indumenti. Le giornate sono segnate da un continuum di speranze e dolori. Ora ai carabinieri spetta un compito durissimo: quello di mettere in ordine i "tanti reperti organici che arrivano".

Le difficoltà nelle ricerche

Quattro droni continuano a sorvolare l'area mentre gli esperti non smettono di cercare sempre un occhio in sù. Una parte della parete ora "sospesa" potrebbe crollare. Inoltre c'è il pericolo di trovare ordigni risalenti alla Prima Guerra Mondiale.

"I glaciologi sono molto preoccupati per le fratture presenti e anche per loro la priorità è la sicurezza di tutti. E stato fatto un calcolo e un eventuale nuovo distacco nella zona più alta darebbe solo un paio di decine di secondi per scappare e questo ci impone di fare attenzione", conclude Dellantuonio.

Domani si svolgerà in Procura a Trento una "riunione operativa "sulle indagini relative al crollo di un pezzo della Marmolada.

Sarà un primo punto delle indagini avviate con l'ipotesi di reato di "disastro colposo", al momento a carico di ignoti.

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