Elezioni Regionali 2020

Matita, gel e le mascherine: come si vota col rischio Covid

Il protocollo per le misure anti-Covid durante le operazioni di voto prevede che l'obbligo di mascherina e la sanificazione della matita copiativa

Matita, gel e le mascherine: come si vota col rischio Covid

Obbligo di mascherina per tutti e matita sanificata. Sono solo alcune delle misure che prevede il protocollo sanitario e di sicurezza sottoscritto dai ministri dell'Interno e della Salute in occasione delle consultazioni referendarie, delle elezioni suppletive, delle regionali e comunali che si svolgeranno domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020. Il documento, consultabile sul sito del dipartimento Affari interni e territoriali-Servizi elettorali, si rivolge sia ai componenti dei seggi che ai 51 milioni di italiani chiamati al voto. Ma quali sono, nello specifico, le precauzioni da adottare prima di recarsi alle urne? Insomma, come si vota col rischio Covid? ''Si voterà in sicurezza'' conferma il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri che ha partecipato alla stesura del protocollo contenente, altresì, le indicazioni sulla igienizzazione dei luoghi e delle operazioni di spoglio in misura dell'attuale emergenza sanitaria.

Ingressi scaglionati e gel all'ingresso

Al fine di evitare assembramenti nei seggi, gli accessi saranno contigentati già all'ingresso dell'edificio. All'esterno della struttura, laddove possibile e necessario, sono state allestite apposite aree di attesa per i votanti. Inoltre, sono previsti percorsi distinti di entrata e di uscita, chiaramente identificati con opportuna segnalatica, per evitare ''il rischio di interferenza dei flussi'' si legge nel documento. Prima di entrare nei seggi, e all'uscita, bisognerà igienizzare le mani con il gel erogabile dal dispenser disposto all'esterno delle aule.

Distanza di sicurezza

Anche alle urne, vale la regola d'oro della distanza interpersonale di un metro. Il distanziamento non dovrà mai essere inferiore alla soglia di sicurezza stabilita né tra i componenti del seggio né tra questi ultimi e gli elettori. La distanza dovrà essere di 2 metri al momento dell'identificazione, ovvero, quando bisognerà rimuovere la mascherina per il tempo utile al riconoscimento del votante.

Si vota con la mascherina

La mascherina è obbligatoria per tutti. Sia gli elettori che i componenti del seggio sono tenuti ad indossarla durante l'esercizio di voto. Questo vuol dire che bisognerà tenerla saldamente ancorata al viso anche in cabina elettorale. Quanto agli scrutinatori e al presidente di seggio, dovranno sostituire il dispositivo di protezione individuale ogni 4/5 ore se dotati della mascherina chirugica, ogni 8/10 ore se si è scelta una Ffp2. Le prefetture consegneranno, tra oggi e domani, 15,1 milioni di mascherine fornite gratuitamente dal Commissario Straordinario per l'Emergenza Sanitaria Domenico Arcuri agli oltre 61mila seggi.

Matita sanificata

Le matita copiativa, cioè quelle utilizzate per esprimere la propria preferenza sulla scheda elettorale, dovranno essere rigorosamente sanificate tra un elettore e l'altro. Inoltre, bisognerà che anche le tutte le altri superfici di contatto (banchi, sedie, etcetera) siano igienizzate con accuratezza nell'alternanza tra i votanti. Infine, bisognerà garantire una buona areazione degli ambienti e pulizia degli spazi comuni (bagni e corridoi compresi) che, ad intervallo di tempo regolare, dovranno essere sanificati.

Nelle strutture sanitarie

Presso tutte le strutture sanitarie che abbiano almeno 100 posti-letto, dove siano presenti reparti Covid-19, devono essere costituite sezioni elettorali con funzioni di raccolta del voto e di spoglio delle schede votate. Qualora venga accertata l'impossibilità di istituire una sezione elettorale ospedaliera e/o un seggio speciale, il sindaco può nominare, in qualità di componenti, personale delle Unità speciali di continuità assistenziale regionale (Uscar), designato dalla competente azienda sanitaria locale o, in subordine, previa attivazione dell'autorità competente, soggetti iscritti all'elenco dei volontari di protezione civile che siano elettori del comune.

Si può votare anche in quarantena

Limitatamente alle consultazioni elettorali e referendarie del 2020, gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare e quelli che si trovino in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19 sono ammessi a esprimere il voto presso il proprio domicilio nel comune di residenza.

Per acquisire questo diritto, devono far pervenire al sindaco del comune nelle cui liste sono iscritti, tra il decimo e il quinto giorno prima delle votazioni, una dichiarazione che attesti la volontà di esprimere il voto presso il proprio domicilio e un certificato, rilasciato dal funzionario medico designato dalla Asl, che attesti l'esistenza delle condizioni previste.

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