Maxi rissa al Cara, 26 profughi cacciati dalla Prefettura

Sono 26 in tutto i profughi cacciati dal Cara di Gradisca d'Isonzo dopo una maxi rissa che si è verificata nella struttura

Maxi rissa al Cara, 26 profughi cacciati dalla Prefettura

Linea dura contro i profughi ritenuti responsabili della maxi-rissa esplosa l'altra notte al Cara di Gradisca d'Isonzo. Prefettura e Questura di Gorizia ha firmato la revoca dell'accoglienza nella struttura isontina come persone non gradite per 26 migranti (15 afghani e 11 pakistani). Hanno perso dunque ogni diritto ad essere ospitati al Cara e ad usufruire di vitto e alloggio. Non perderanno però il diritto a vedere esaminata la propria richiesta di asilo, come spiega il viceprefetto vicario di Gorizia, dottor Antonino Gulletta.

"Sulle singole posizioni dei 26 asilanti allontanati dal Cara saranno le Commissioni territoriali a decidere caso per caso - spiega in un'intervista rilasciata a Il Piccolo -. Questo perchè il diritto all'asilo è soggettivo e ci sono diversi status che possono essere riconosciuti a queste persone. Quello di rifugiato, la protezione umanitaria e quella sussidiaria. La maxi-rissa dell'altra notte potrebbe in qualche caso pesare sulla posizione dei 26 migranti, ma da sola non basterebbe a motivare un eventuale diniego. Di certo .- prosegue Gulletta - l'episodio ci è dispiaciuto molto perchè mai si era arrivati ad episodi così gravi con tanto di spedizioni punitive e faide interne. Abbiamo optato per la fermezza anche per dare un segnale agli altri ospiti: le regole vanno rispettate".

Sono state decisive, all'identificazione dei protagonisti dei raid incrociati fra due etnie che faticano a convivere negli spazi sovraffollati del Cara, le testimonianze raccolte fra gli ospiti e le immagini della videosorveglianza.

Anche il Questore di Gorizia, Lorenzo Pillininni, commenta l'accaduto: "Al di là delle consueguenze penali, perchè tutte queste persone saranno denunciate evidentemente alla magistratura, Prefettura e Questura hanno inteso revocare l'accoglienza alle persone che hanno fatto, diciamo così, cattivo uso dell'ospitalità garantita loro dallo Stato italiano".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica