A Roma il centrodestra si è ufficialmente diviso, probabile antipasto di una frattura ben più ampia. Guido Bertolaso vince a mani basse il referendum sulla sua candidatura a sindaco, ma la cosa non basta a far cambiare idea a Matteo Salvini che, dopo aver benedetto la sua discesa in campo, aveva fatto una inaspettata, e sospetta, retromarcia. Da ieri sera anche Giorgia Meloni si è schierata per il no: Fratelli d'Italia, senza Salvini, non ci sta a sostenere l'ex capo della Protezione civile. Piuttosto - dice la Meloni - mi candido io. Traduco: Forza Italia andrà da sola con Bertolaso, contrapposta a Lega e Fratelli d'Italia che si presenteranno insieme con Meloni candidata.Berlusconi ha quindi tenuto duro, non ha ceduto a pressioni e ricatti per cambiare cavallo, non rinuncia alla sua leadership come qualcuno - leggi Salvini - aveva sperato, peccando di ottimismo. Che il caso Bertolaso sia solo un pretesto lo abbiamo già scritto in tutte le salse. Forza Italia - è il senso di ciò che sta avvenendo in queste ore - non è scalabile dall'esterno. Piuttosto correrà da sola a Roma e in chissà quante altre città che si stanno preparando al voto delle amministrative.Il timore ora è che la slavina travolga anche Milano, dove Parisi sta recuperando giorno dopo giorno consensi sul renziano Sala, il mister Expo partito col botto ma ora in affanno. Capisco che il cittadino non capisca. Confesso: facciamo fatica anche noi, che per occuparci di questi fatti siamo pure pagati. La sola spiegazione possibile sta nella fretta. La fretta di eredi possibili o presunti di prendere il posto di un padre che in realtà gode di buona salute e ha ancora tanta voglia di fare. È l'errore già fatto da Fini ed Alfano coi risultati, per loro, ben noti. È vero che i due Berlusconi lo hanno tradito, che si sono venduti al nemico, mentre Salvini e Meloni si limitano a mettersi in proprio. Ma il risultato poco cambia: sconcerto degli elettori, fronte più debole.
A meno che Forza Italia, liberata da una cappa che la opprimeva, ritrovi la freschezza e l'energia dei bei tempi andati. Le sfide che più appassionano Berlusconi sono quelle apparentemente impossibili. Aspettiamo e vediamo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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