Cronache

Meningite, morta a Palermo una ragazza di ventitré anni

Si tratta di una forma fulminante in grado di provocare il decesso nell'arco di 36-48 ore

Meningite, morta a Palermo una ragazza di ventitré anni

Meningite batterica di tipo C. Anche se nelle prossime ore sarà eseguita l'autopsia, ma l'unità di Microbiologia del Policlinico di Palermo ha già confermato la diagnosi: Gloria Allotta, 23 anni di Belmonte Mezzagno (Palermo), è morta per una meningite batterica di tipo C.

Si tratta di una forma fulminante in grado di provocare il decesso nell'arco di 36-48 ore. Giulia era arrivata al Civico di Palermo con febbre molto alta e dolori in tutto il corpo, i medici ne hanno così disposto il trasferimento al centro Malattie infettive del Policlinico, dove il suo cuore ha smesso di battere lunedì sera.

Nonostante le terapie, infatti, le sue condizioni sono apparse da subito gravissime. Nelle prossime ore i medici del Policlinico eseguiranno l'autospia sul corpo della ragazza.

Intanto familiari e amici hanno ricostruito le ultime ore di vita della 23enne per capire con chi è entrata in contatto e avviare la profilassi, necessaria a evitare il contagio da meningite.

In città, però, è già allarme. Su Facebook i locali in cui lo scorso week end la ragazza è stata hanno postato un messaggio. "Siamo stati contattati dall'Asp (azienda sanitaria provinciale) che ci ha informato che c'è stato a Palermo un caso di meningite di una ragazza che sabato sera è possibile sia stata anche nel nostro locale. Essendo la meningite contagiosa e trasmissibile per vie aerobiche, chiunque accusi sintomi improvvisi di mal di testa, febbre e sintomi influenzali sospetti è pregato di contattare immediatamente il proprio medico curante o l'Asp".

La malattia si trasmette con le secrezioni salivali e nasali. Quindi solo per chi è entrato in stretto contatto con la 23enne è indicata la profilassi antibiotica. Ma tra il popolo della notte è già scattata una vera e propria psicosi con farmacie e medici curanti presi d'assalto e persino richieste di disinfestazioni nei locali.

"Dopo questa ondata di panico generale - scrive su Facebook un locale di via Dante dove la ragazza avrebbe trascorso alcune ore - ci teniamo a tranquillizzarvi sul fatto che il locale non è compromesso a livello sanitario".

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