Merkel lavorerà a Netflix, Wikipene e il green pass: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: il tampone da 72 ore, il comizio di Conte (e Scanzi) e Salvini

Merkel lavorerà a Netflix, Wikipene e il green pass: quindi, oggi...
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- dopo averla vista per anni sulla sedia di Cancelliera, ora Angela Merkel potrebbe lavorare per Netflix. Nulla di ufficiale, ovviamente. Fino al 26 settembre la leader di ferro resterà salda al potere. Poi andrà in pensione. Dice che all’inizio non farà “nulla” (bella vita), poi chissà: “Aspetterò semplicemente di vedere quel che sarà”. Intanto il capo di Netflix, Reed Hastings, le ha indirettamente offerto un posticino: “una collaborazione”, ha detto, sarebbe “sempre emozionante”. Magari per una bella serie sulla sua vita. I greci potrebbero suggerire un titolo: “Troika”.

- il motivo per cui i tamponi non possono essere gratis, come ha detto Draghi ai sindacati, è semplice: se lo fossero, il green pass obbligatorio sarebbe del tutto inutile. La gente invece di inocularsi il vaccino (obiettivo della stretta sul lasciapassare) si farebbe infilare il bastoncino nel naso ogni due giorni. Tanto paga pantalone

- si dice che sarebbe incostituzionale obbligare al green pass i parlamentari. In linea di principio sarebbe anche vero: come può una democrazia impedire il voto ai rappresentati dei no vax? Per quanto possiamo considerarli buzzurri, pure loro hanno diritto di voto. E quindi di avere eletti in Parlamento: non puoi mica sbatterli fuori. Ma certo quando la maggioranza in parlamento voterà l’obbligo del lasciapassare sul luogo di lavoro, e le Camere adegueranno il loro regolamento, allora recriminare sarà più complicato. Mi sa che toccherà alla Corte Costituzionale sbrogliare la matassa.

- Salvini: “Contro il ritorno della legge Fornero siamo pronti a fare le barricate”. Per come sono andate le ultime battaglie del Capitano (green pass, ecc ecc), mi sa che tocca prepararci ad andare in pensione più tardi.

- quindi anche idraulici e elettricisti dovranno avere il green pass. Protesteranno le casalinghe

- il caregiver più famoso d'Italia, nonché autoproclamatosi rockstar del giornalismo e cronista “più potente sui social”, ha pestato una cacca (se po’ dì?). È andato a un comizio di Conte, gli ha fatto da spalla (o da valletta, vedete voi) e s’è messo a ridacchiare contro il leader di Italia Viva (mentre dalla folla qualcuno suggeriva di sparargli). Non proprio il massimo per l'ottimo Scanzi.

- in Gran Bretagna una immunologa ha chiesto che la comunità scientifica si interroghi, e faccia le dovute indagini, su cambiamenti nel ciclo mestruale e sanguinamenti vaginali inaspettati dopo il vaccino contro il Covid-19. Per Victoria Male, immunologa specializzata in fertilità dell'Imperial College di Londra, potrebbe trattarsi di una risposta immunitaria del corpo e per ora non esistono prove di impatto sulla gravidanza o sulla fertilità. Cioè che colpisce è che l’Mhra, l’ente regolatore inglese, ha ricevuto 30mila segnalazioni di problemi legati alle mestruazioni su 47 milioni di dosi somministrate. Tante, poche? Per l’Mhra non c’è alcun “collegamento” tra i vaccini e i sintomi: quei disturbi sono comuni, possono avere mille cause diverse e comunque i numeri non sarebbero preoccupanti. Così, giusto per saperlo…

- Giorgetti chiede di prolungare a 72ore la validità dei tamponi, così da calmierare l’effetto del green pass obbligatorio sul posto di lavoro. Così lo fai il lunedì mattina, vale fino a mercoledì, il giovedì

608px;">smartworking, il venerdì weekend lungo e siamo a cavallo.

- l’ultimo tabu a cadere, dicono i giornali, si chiama Wikipene, un’enciclopedia interamente dedicata all’organo sessuale maschile. Che dire: che libro del…

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