Si chiama S. D., ha 21 anni ed è una "studentessa universitaria", come recita la sua carta d'identità. Carta d'identità che fino a un mese fa era declinata al maschile. A differenza di altri che hanno cambiato sesso, però, S. D. non ha fatto nessuna operazione, ma si è vista autorizzare la modifica a novembre dal tribunale di Messina.
Come racconta il Corriere, è la prima volta che in Italia un giudice permette il cambio sesso senza un intervento chirurgico. C'erano stati tre precedenti (nel 1997 a Roma e nel 2013 a Rovereto e Siena), ma allora l'autorizzazione era stata concesa solo per "motivi di salute". La sentenza di Messina si richiama invece a un "diritto a una diversa identità di genere" sconnessa dal sesso biologicoUna scelta che però non è stata avallata da altri tribunali, come quello di Vercelli e quello di Trento che hanno respinto analoghe richieste. Nel secondo caso però i giudici si sono rivolti alla Consulta che dovrà verificare se "l’imposizione di un determinato trattamento medico, sia esso ormonale ovvero di riattribuzione chirurgica del sesso non costituisca una grave e inammissibile limitazione al riconoscimento del diritto all’identità di genere".
"Nella maggior parte dei Paesi Ue è già così", spiega dice la leader del Mit (Movimento identità transessuale) Porpora Marcasciano, parlando della possibilità di cambiare sesso senza intervento, "E visto che la legge che lo prevede giace da tempo in Parlamento, abbiamo iniziato a rivolgerci ai giudici, perché ci sembra un diritto fondamentale, che migliorerebbe tanto la nostra qualità della vita".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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