Sfruttare al massimo il carburante ecologico e meno costoso: il metano. Il colosso russo Gazprom dichiara guerra all'inquinamento e lancia un appello al Vecchio continente: sfruttiamo l'energia pulita. E meno costosa. È questo l'obiettivo dell'ottava edizione di Blue Corridor Cng Rally «Baltia-Adria» (Baltico-Adriatico), il tour che ha fatto tappa a Milano e che si è concluso nei giorni scorsi a Mosca. In piazza Città di Lombardia, insieme con l'assessore regionale Mauro Parolini, anche la presidente di Ngv Italia, Maria Rosa Baroni, e il direttore di Gazprom, Rostislav Kazancev.
L'evento milanese, voluto da Gazprom Group, promosso da Ngv Italia e patrocinato dalla Regione Lombardia, è la sesta tappa del tour (Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Austria, Italia, Slovenia, Croazia, Serbia, Ungheria e Bielorussia) partito il 7 ottobre da San Pietroburgo dalla stazione di servizio multicarburante Gazpromneft, alla presenza di partecipanti e organizzatori (Gazprom Export, E.On, Gazprom Gazomotornoe Toplivo).
Eugene Pronin, ad di Nvg-Rus e senior specialist per l'export di gas liquefatto di Gazprom Export, ha sottolineato l'importanza di dimostrare al mondo il potenziale dei veicoli a gas naturale: «L'uso del gas come carburante è un tema rilevante per il mondo intero per la semplice ragione che le emissioni inquinamenti non conoscono confini nazionali. Quasi tutti i produttori di auto del mondo offrono oggi diverse soluzioni per il trasporto a gas».
Obiettivo primario del rendez-vous milanese: fornire ai rappresentanti dell'industria automobilistica e del gas, ecologisti e appassionati di motori più in generale, l'opportunità di condividere opinioni sugli aspetti relativi alla costruzione di un mercato europeo degli Ngv. Riflettori puntati, quindi, sulla scelta europea di una mobilità più pulita, sicura e conveniente, scelta che esalta i vantaggi del gas naturale per i trasporti di terra e di mare.
Per la prima volta nella sua storia, quindi, Blue Corridor Rally ha attraversato il nostro Paese che si colloca al primo posto in Europa in fatto di veicoli Ngv, con la settima flotta più grande del mondo.
L'«ordine» di metanizzazione del trasporto europeo è partito direttamente da Vladimir Putin. Il quale, in Russia, e soprattutto a Mosca, ha qualche serio problema di inquinamento. «Ordine» recepito in tempo reale da Gazprom: «Nel giro di 5 anni - giurano i vertici della più grande azienda di Stato russa - costruiremo 2mila nuovi impianti per l'erogazione del metano a Mosca e dintorni».
Il grande progetto russo, inoltre, può dare una spinta anche all'industria europea, nel cui panorama emerge prepotentemente l'innovazione italiana. Non a caso era presente un invitato speciale, leader mondiale degli impianti a gas: l'azienda Landi Renzo di Reggio Emilia, che si appresta, tra l'altro, a intensificare la propria attività proprio in Russia oltre che nel resto del mondo.
«La Regione Lombardia - ha detto l'assessore Parolini - ha varato una legge che rende obbligatori l'erogazione del metano in tutte le nuove stazioni di servizio. Sappiamo che la Pianura Padana ha dei problemi metereologici, strutturali e permanenti molto gravi per il ricambio dell'aria. L'unico modo che abbiamo per attenuarli è ridurre le emissioni.
I risultati prodotti dalla legge regionale sono stati più che soddisfacenti, perché negli ultimi cinque anni abbiamo raddoppiato il numero di distributori sul territorio regionale, superando il traguardo dei 150 impianti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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