Cronache

Il migrante di Sea Watch "Carola brava ragazza Ma Salvini ha ragione..."

Khadim Diop è uno dei migranti sbarcati dalla Sea Watch: "Gli altri Stati devono fare di più. Non può accogliere solo l'Italia"

Il migrante di Sea Watch "Carola brava ragazza Ma Salvini ha ragione..."

"Carola è una brava ragazza, ma Salvini ha ragione". A dirlo è uno dei migranti che sono sbarcati dalla Sea Watch qualche giorno fa. Khadim Diop, 24 anni, originario del Seneghal è stato intervistato da Euronews proprio qualche ora dopo lo sbarco che così tanto ha fatto discutere e che ha portato all'arresto della capitana della nave, Carola Rackete. Il migrante 24enne conosce bene le dinamiche politiche che vanno a determinare la gestione dei flussi migratori. Di fatto, pur ringraziando la capitana e l'equipaggio di Sea Watch per l'assistenza che gli è stata offerta a bordo della nave, Diop parla anche di Salvini e condivide le ragioni delle proteste del ministro degli Interni che chiede più impegno da parte dlel'Europa per la redistribuzione dei migranti: "Consoco Salvini, in realtà credo che abbia in parte ragione".

Parole chiare che danno un punto di vista diverso su questa vicenda che tanto ha fatto discutrere. Diop ha capito che la questione migratoria non riguarda soltanto l'Italia ma tutta l'Europa. E sa bene che i migranti che spesso vengono salvati in quel tratto di mare che separa il nostro Paese dalla Libia, spesso arrivano proprio sulle nostre coste con l'aiuto delle Ong. E così, lo stesso Diop parla di Salvini e condivide le richieste che fa il titolare del Viminale: "Vuole che l'Europa faccia la sua parte sui migranti. La Germania deve prenderne una quota, così come la Francia e gli altri paesi. Non si può lasciare fare tutto all'Italia. C'è crisi ovunque, non è facile per nessuno". Poi racconta gli ultimi giorni (tesi) a bordo della Sea Watch. Parla anche di Carola e di quelle discussioni con i libici dopo il rifiuto da parte della capitana di approdare a Tripoli. Diop sottolinea il sostegno ricevuto da Carola: "Lei ci diceva sempre di non preoccuparci, che non saremmo tornati indietro ma che ci avrebbe portato a destinazione".

E ancora: "L'Unione europea dovrebbe lodarla". Intanto la Rackete questa mattina è stata trasferita da Lampedusa ad Agrigento dove sarà ascoltata dai magistrati nel corso dell'interrogatorio. Dovrà chiarire tutte le circostanze dello sbarco e soprattutto le manovre psericolate fatte con la nave nel porto di Lampedusa.

L'ingresso nel porto ha messo a rischio l'incolumità dei finanzieri a bordo della motovedetta che ha tentato di bloccare l'attracco della nave.

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