Cronache

Milano, 50enne si uccide in casa ma rischia di provocare una strage

Il piano dell’uomo prevedeva che le fiamme appiccate prima di impiccarsi raggiungessero delle bombole di gas ed alcune taniche di benzina, facendo saltare in aria tutto il palazzo. Strage evitata grazie alla rapida segnalazione dei vicini ed al pronto intervento dei vigili del fuoco

Milano, 50enne si uccide in casa ma rischia di provocare una strage

Il dramma della disperazione di un uomo che si toglie la vita ma rischia di commettere una strage, è quanto accaduto a San Vittore Olona (Milano) lunedì intorno alle 17.

Si tratta di un operaio italiano di 50 anni il quale, stando a quanto filtrato dagli inquirenti, pare soffrisse di depressione in seguito alla fine del suo matrimonio. Tanta la pena di aprire gli occhi su un nuovo giorno che l’uomo decide di farla finita, scegliendo tuttavia una modalità di suicidio che avrebbe coinvolto numerose altre persone, se non fosse stato per l’intervento di alcuni vicini e dei vigili del fuoco.

Il 50enne si è chiuso in casa e, dopo essersi circondato di alcune taniche di benzina, ha aperto il gas di 4 bombole e dato fuoco al divano in soggiorno, col chiaro intento di provocare una violenta esplosione. Una volta allestito tutto, si è suicidato impiccandosi sul balcone, mentre l’odore di gas ha iniziato a diffondersi per tutto lo stabile creando allarme e panico tra i vicini di casa.

Il titolare della gelateria al pianterreno dello stabile ha raccontato i momenti di terrore su “Il Giorno”. “Abbiamo sentito un fortissimo odore di gas e ci siamo spaventati. Allora abbiamo chiamato i soccorsi. Una volta sul posto, hanno bloccato la zona e sono saliti dal balcone della casa da dove usciva il fumo, proprio sopra di noi”. Qualche conoscente del 50enne ha provato ad entrare nell’appartamento anche a costo di sfondare la porta, tuttavia è risultato impossibile. “La porta era blindata e abbiamo sentito il pomello che scottava, poi siamo scesi perché l’odore di gas era troppo forte”.

Fondamentale l’intervento dei vigili del fuoco di Milano, che hanno evitato il peggio, anche grazie al fatto che le fiamme non sono riuscite ad arrivare troppo rapidamente alle taniche o alle bombole di gas. Una volta staccata la corrente dall’appartamento, come da protocollo in caso di incendi, i pompieri sono riusciti a disinnescare la trappola ed a mettere in sicurezza la zona. Tra l’altro, una delle 4 bombole era addirittura collegata ad un interruttore, per cui se questo fosse stato azionato sarebbe saltato tutto in aria.

Un piano davvero diabolico quello del 50enne, che ha rischiato seriamente di provocare una strage. Al pianterreno della palazzina, infatti, si trovano la gelateria sopra menzionata ed un bar, a pochi metri di distanza anche un asilo. Tutto quel materiale avrebbe potuto provocare un’esplosione così violenta da spazzare via tutto lo stabile, se non addirittura una buona parte del quartiere di via Matteotti.

I familiari del suicida si sono chiusi nel silenzio.

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