Cronache

Milano, rimosso capo dei vigili intercettato dall'Antimafia

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha rimosso Antonio Barbato, il comandante dei vigili "incastrato" dalla Dda per una storia di affari e pedinamenti

Milano, rimosso capo dei vigili intercettato dall'Antimafia

"Mi dispiace per lui, ma obiettivamente ha fatto una sciocchezza". Così il sindaco Giuseppe Sala ha commentato, a margine dell'inaugurazione del restyling di Piazza Beccaria, la vicenda del comandante dei vigili, Antonio Barbato, che in seguito alle intercettazioni della Dda di Milano in cui è stato coinvolto sarà destinato ad altro incarico.

"Mi spiace un po' per Antonio Barbato e per la sua storia personale, essendo un ex Martinitt con 35 anni di servizio. Non ho l'istinto del giustiziere, non mi sembra giusto farlo. Credo che per questo fosse impossibile rimanere lì", ha detto Sala, spiegando che l'ormai ex comandante non è stato esonerato "ma è lui che ha chiesto di essere affidato ad un altro incarico".

"Considerando tutto quello che è successo è incompatibile con la guida del corpo dei vigili. A mio giudizio - ha proseguiti il sindaco - è una persona che ha fatto una grande leggerezza, bisogna considerare però il fatto che in 35 anni ha dato il suo contributo ai vigili urbani. Quindi, per questo, ho chiesto alla direzione generale di dargli un altro incarico".

La decisione del sindaco Sala di destinare Barbato ad altro incarico segue di poche ore la segnalazione trasmessa al Comune da parte del Comitato per la Legalità, la Trasparenza e l'Efficienza amministrativa presieduto dall'ex magistrato del pool di Mani Pulite Gherardo Colombo, su una storia di presunti contatti politici-imprenditoriali favoriti da Barbato.

L'ormai ex comandante dei "ghisa" milanesi era stato intercettato a colloquio con l'ex sindacalista Uil Domenico Palmieri mentre lo consigliava a proposito dei parametri per un bando del Comune a cui avrebbe dovuto partecipare Alessandro Fazio, imprenditore delle società di vigilantes del Tribunale di Milano e dei supermercati Lidl, ora agli arresti.

Sentito dai magistrati, Barbato ha dichiarato di avere semplicemente segnalato l'esistenza di un bando, senza dare consigli su come accedervi e come scavalcare eventuali concorrenti. Tra le accuse mosse a Barbato, anche quella di avere accettato la richiesta di Palmieri di far pedinare un vigile-sindacalista nemico del comandante della società di vigilanza privata di Alessandro Fazio. Tale attività di pedinamento sarebbe servita per capire come la vittima utilizzava le ore di permesso sindacale.

Abbastanza, secondo il Comitato presieduto da Colombo, per sollevare una questione di opportunità sulla permanenza di Barbato ai vertici dei vigili urbani.

"Il solo ipotizzare di poter accettare l’ipotesi che una società di security faccia pedinare un proprio collega (con il quale sembra esservi in corso uno scambio di querele) - ha scritto l’organismo presieduto da Colombo - depone in senso avverso alla correttezza che un comandante deve avere".

Di qui la decisione di Sala di rimuovere Barbato.

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