Cronache

Milano, uccide la compagna con una coltellata al petto dopo una lite

L’episodio è avvenuto poco prima delle 6 del mattino davanti al disco-pub B52; alla lite, nata per questioni di gelosia, è seguita l’aggressione fatale

Milano, uccide la compagna con una coltellata al petto dopo una lite

L’ho uccisa per gelosia”, avrebbe confessato dinanzi ai Carabinieri che lo stavano arrestando. Una coltellata sola, dritta al petto della donna con cui da qualche mese aveva intrapreso una relazione.

È successo intorno alle 5 e mezzo del mattino, per strada, in via Giovanni Pezzotti, nel quartiere Stadera. La vittima è una 49enne ecuadoriana, trovata agonizzante sull’asfalto dai soccorritori del 118, intervenuti sul posto appena è stato lanciato l’allarme.

Ad armare la mano dell’assassino sarebbe stata la gelosia, esplosa in una discoteca frequentata da sudamericani vicino al luogo del delitto, dove la coppia aveva trascorso insieme la nottata. Il colpo mortale è stato sferrato con un coltello da cucina, che gli investigatori hanno trovato e sequestrato a poca distanza dal corpo della donna. Le condizioni della vittima sono da subito apparse disperate; d’urgenza è stata trasportata in ambulanza al San Paolo, ma è morta poco dopo l’arrivo in ospedale.

A ucciderla è stato proprio il compagno, un uomo dominicano di 41 anni. Antonio Nunez Martinez, questo il nome dell’omicida, lavora come magazziniere in una ditta di spedizioni, regolare in Italia e incensurato. Non molto tempo fa aveva conosciuto Alexandra, qualche anno più grande di lui, che lavorava in una portineria. I due, spiegano i Carabinieri, avevano una relazione da qualche mese e avevano trascorso la nottata insieme nel disco-pub B52 in via Pezzotti, un locale frequentato in prevalenza da sudamericani.

L’uomo è stato accompagnato dai carabinieri in caserma, dove davanti al pm Gianluca Prisco ha confessato che la lite davanti al pub era legata appunto a questioni di gelosia.

È stato dunque disposto dal pm il fermo per omicidio, e il 41enne è stato condotto al carcere di San Vittore.

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