Un milione di vaccinati, ma ecco cosa c'è dietro il crollo del tasso di positività

Raggiunta quota 1milione di dosi di vaccino ma il nuovo conteggio dei test manda in tilt il calcolo dell'incidenza dei casi

Un milione di vaccinati, ma ecco cosa c'è dietro il crollo del tasso di positività

In Italia abbiamo raggiunto quota 1milione di dosi di vaccino somministrate. Dopo i primi giorni a rilento, le vaccinazioni nel Paese hanno iniziato ad aumentare il ritmo e oggi siamo il Paese europeo con il maggior numero di prime dosi somministrate. Nei prossimi giorni, inoltre, inizieranno anche le somministrazioni anche delle seconde dosi. Un ottimo risultato, anche se ora l'Europa dovrà fare i conti con la scarsità di dosi prodotte da Pfizer, in attesa del via libera del vaccino Astrazeneca, che necessariamente rallenterà tutto il processo di somministrazione.

Ma al di là dei dati sui vaccini, sono quelli sui contagi a destare oggi maggiore stupore. Nella tabella quotidiana riportata dalla Protezione civile, infatti, è impossibile non notare lo straordinario numero di tamponi che risultano processati nella giornata di oggi ben 273.506. Un numero decisamente più elevato rispetto agli standard del nostro Paese, dove ieri, per esempio, in tabella erano stati inseriti 160.585 tamponi. In conseguenza al così alto numero di tamponi, inevitabilmente è crollato il tasso di positività.

Il trucco, però, è presto svelato. Da oggi nelle tabelle della protezione civile sono stati inseriti anche i cosiddetti test antigenici rapidi. Dei 273.506 tamponi indicati, 116mila risultano essere test rapidi. Facendo la differenza si risale a quanti siano stati i tamponi molecolari, dei quali nella tabella è stato inserito solo il numero complessivo dall'inizio della pandemia. Impossibile, quindi, avere oggi un dato di incidenza affidabile sui contagi del Paese. Il 5,9% di oggi, infatti, è notevolmente sottostimato. Ieri la percentuale sfiorava l'11%. La mancanza di dati chiari rappresenta un problema concreto per il Paese, dove in questo modo è impossibile tornare a effettuare il tracciamento dei casi, necessario per mantenere l'epidemia sotto controllo.

La riuscita della campagna vaccinale dipende anche dall'andamento dell'epidemia. Se questa diventa incontrollabile, come sta accadendo nel Regno Unito, si rischia lo stallo del sistema, anche a causa dell'arrivo di nuove varianti. Considerando che il vaccino Pfizer, ma anche quello Moderna così come la maggior parte di quelli attualmente disponibili, necessitano di una doppia dose per completare il processo, è chiaro che un rallentamento risulterebbe deleterio per la salute della popolzione.

Avere dati completi e chiari è fondamentale da tutti i punti di vista per leggere l'andamento dell'epidemia.

È probabile che da lunedì prossimo vengano scorporati i dati dei tamponi molecolari e di quelli antigenici, in modo tale a offrire una visuale completa e accurata che fornisca risposte più o meno accurate su come si stia muovendo l'epidemia nel Paese.

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