Cronache

Il fucile in faccia, poi le bastonate alla Jaguar. Terrore in piazza: cosa è successo

Inutile il tentativo di fuga da parte del responsabile, che è stato in breve identificato e fermato dai carabinieri

Il fucile in faccia, poi le bastonate alla Jaguar. Terrore in piazza: cosa è successo

Si sono vissuti attimi di panico durante le prime ore dell'alba di ieri, domenica 23 ottobre, a Cavola, una piccola frazione di Toano (Reggio Emilia).

Sono all'incirca le ore 6 del mattino, quando un 30enne già noto alle forze dell'ordine, in condizioni psico-fisiche decisamente alterate, raggiunge la centrale Piazza Italia a bordo della propria auto, una Fiat Punto nera con bande rosse. In quel momento nello spiazzo si trova anche un gruppetto composto da giovani, che stanno trascorrendo gli ultimi istanti insieme dopo una serata in discoteca.

L'uomo estrae un'arma da fuoco, presumibilmente una carabina ad aria compressa, e la punta contro i ragazzi, scatenando il fuggi fuggi generale. Nonostante il panico, qualcuno dei presenti riesce a filmare il momento in cui l'aggressore imbraccia il fucile e si avvicina al gruppetto con fare minaccioso. Non pago, il 30enne sale nuovamente a bordo della propria auto e, afferrato un martello di grandi dimensioni, prende di mira la Jaguar di un vocalist del Kiss Disco Dinner.

Jaguar danneggiata

L'uomo colpisce ripetutamente la vettura con la mazzetta, ne infrange il parabrezza e ammacca in più punti la carrozzeria, provocando un danno complessivo di oltre 10mila euro. La situazione degenera ulteriormente qualche istante dopo, quando il proprietario dell'auto, informato di ciò che stava accadendo, raggiunge la piazza per confrontarsi col facinoroso. Quest'ultimo torna rapidamente sui propri passi, sale a bordo della Punto e accelera per allontanarsi dal posto, rischiando di travolgere il vocalist che nel frattempo si era aggrappato alla portiera del mezzo per impedirne la fuga.

Nel piazzale sopraggiungono i carabinieri delle locali stazioni di Toano e Castelnovo Monti i quali, dopo aver raccolto le testimonianza dei presenti, si mettono immediatamente sulle tracce del responsabile. Il 30enne viene raggiunto nella propria abitazione dai militari, che rinvengono la carabina utilizzata pochi istanti prima in Piazza Italia. All'interno della casa, inoltre, il responsabile deteneva una seconda arma del medesimo tipo, oltre a munizioni di vario genere.

Gli uomini dell'Arma provvedono quindi al fermo dell'uomo, che dovrà ora difendersi dall'accusa di minaccia e danneggiamento aggravati oltre che da quella di porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere.

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