Cronache

Minorenne vittima di violenza: per cinque ragazzi scattano le misure cautelari

Il dramma vissuto dal ragazzino si è consumato in provincia di Messina, il minorenne è stato aggredito e picchiato due volte a distanza di poco tempo e rapinato del proprio cellulare da un gruppo di cinque ragazzi

Minorenne vittima di violenza: per cinque ragazzi scattano le misure cautelari

Hanno aggredito, picchiato con violenza e rapinato un ragazzino indifeso facendogli del male. Non una volta ma ben due a distanza di poco tempo nel mese di novembre scorso. Si tratta di cinque ragazzi tra cui un minorenne, oggi sottoposti a due misure cautelari emesse dai giudici per le indagini preliminari, rispettivamente nel tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto e nel Tribunale per i minorenni di Messina. Per due di loro, Silvana Cambria e Francesco Lo Presti, sono scattati gli arresti domiciliari, mentre per altri due, ovvero Giuseppe Maiorana e Simone Italiano è stata disposta la misura dell’obbligo di dimora. Il minorenne invece è stato sottoposto alla misura cautelare in carcere con trasferimento presso un istituto di custodia per minori. Tutti sono ritenuti responsabili dei reati di rapina, lesioni personali e minacce

I cinque, nel novembre scorso, a Milazzo, hanno preso di mira un minorenne in due distinte occasioni. La vittima è stata aggredita, presa a schiaffi, calci, pugni senza un motivo specifico che potesse anche lontanamente giustificare il violento comportamento del gruppo. Una furia inaudita scatenata verso una persona assolutamente indifesa che, fortunatamente, ne è uscita senza gravi conseguenze fisiche. Quelle psicologiche sicuramente lasceranno la loro traccia ancora per qualche periodo visto la paura presa in ogni occasione. Per il minorenne non è stato facile e, non lo è tutt’ora, riuscire a rimanere sereno dopo la drammatica esperienza vissuta.

Non solo il ragazzino è stato picchiato dal gruppetto, ma anche rapinato del proprio telefono cellulare in entrambi gli spiacevoli episodi. Gli aggressori temevano che il telefonino potesse contenere al suo interno immagini compromettenti riguardanti la propria vita privata. Alle due aggressioni ne sono conseguite altrettante denunce da parte del minorenne che, accompagnato dai genitori, si è recato negli uffici delle forze dell’ordine.

Il racconto della vittima è risultato attendibile in tutte le sue parti e, le testimonianze nel frattempo acquisite, hanno consentito di descrivere in modo dettagliato alcuni elementi rilevanti. Dunque nel complesso lavoro svolto dai poliziotti della questura di Messina con entrambe le procure è stato possibile ricostruire i fatti distinguendo per ogni aggressore le relative responsabilità.

In considerazione della gravità dei fatti commessi, l’aggressività manifestata e la reiterazione delle condotte persecutorie messe in atto da più persone riunite è stato ritenuto opportuno applicare immediatamente le pesanti misure cautelari.

I cinque, ognuno con diversi ruoli, sono tutti ritenuti responsabili dei reati di rapina, lesioni personali e minacce ai danni di un minore.

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