Molesta la figlia di 4 anni in crociera e va in galera: ma era uno scherzo

Un uomo ha trascorso 112 giorni di carcere per aver molestato la figlia di 4 anni in crociera: si trattava di uno scherzo che però non è stato compreso e lui ne ha pagato le conseguenze

Molesta la figlia di 4 anni in crociera e va in galera: ma era uno scherzo

Una coppia di professionisti di Casal di Principe la scorsa estate aveva deciso di trascorrere una tranquilla crociera nel Mediterraneo con la figlia di 4 anni. Durante il viaggio la piccola si è rivolta agli animatori del miniclub della nave a cui ha confessato di essere stata molestata dal padre. L'intenzione era scherzosa ma gli intrattenitori, non essendo in grado di comprendere perfettamente l'italiano, hanno preso sul serio la narrazione della bambina e hanno prontamente avvisato gli ufficiali di bordo.

La terribile crociera

Di ritorno da un'escursione a Corfù, i coniugi sono stati bloccati e il marito arrestato dalla polizia con l'accusa di abusi su minore mentre la nave da crociera aveva ripreso il viaggio. Sulla vicenda hanno indagato gli inquirenti ellenici che - sebbene la bimba avesse confessato di aver inventato quella testimonianza per scherzo - non hanno mai voluto cedere e credere ad altri scenari.

Mentre l'architetto era in carcere, la moglie si è messa all'opera per tentare di risolvere tale situazione: verso Natale ha addirittura scritto una lettera al Presidente della Repubblica e ai ministri degli Esteri e della Giustizia per sollecitare loro a mettere in atto "tutti gli interventi necessari a restituire lo stato di libertà" al marito "restituendolo agli affetti della famiglia, soprattutto in vista delle festività natalizie, anche perché la figlia sta subendo pesanti ripercussioni psicofisiche per avere dato origine alla vicenda, della quale si sente responsabile".

Dal 24 agosto (giorni in cui l'uomo è finito dietro le sbarre) sono passati 114 giorni prima di essere liberato dai giudici del Tribunale del Riesame di Corfù: è stato necessario il pagamento di una cauzione dal valore di ben 5mila euro.

Una volta rientrata in patria, la coppia - assieme agli avvocati Maurizio Zuccaro e Ilaria Grumetto - ha ritenuto opportuno rendere nota la vicenda e denunciare i due animatori per calunnia. A indagare sull'accaduto è Manuela Massimo Esposito (sostituto procuratore di Napoli Nord), che lunedì scorso ha ascoltato l'architetto.

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