Cronache

Monsignor Nunzio Galantino simpatizza per le sardine e critica Salvini

Monsignor Nunzio Galantino, dai microfoni di Radio Capital, esprime "simpatia" verso le sardine stigmatizza ancora l'uso di rosari e crocifissi in politica

Monsignor Nunzio Galantino simpatizza per le sardine e critica Salvini

Monsignor Nunzio Galantino, ex segretario generale della Cei, prova simpatia nei confronti delle "sardine".

La tradizione del cattolicesimo democratico si rinnova, dunque, con la vicinanza espressa dal monsignore, che ora guida l'Apsa, ossia l'ente che si occupa di amministrare il patrimonio della Sede apostolica, al movimentismo giovanile più chiacchierato di queste settimane. Per ora erano stati soprattutto i "preti di strada" a dire la loro. Da padre Bartolomeo Sorge a Suor Giuliana Galli: le considerazioni di certa base cattolica erano già state diffuse. Ma la voce di mons. Galantino è la stessa che nel 2017 chiese di accelerare sullo ius soli. Sono tante, poi, le volte in cui Galatino si è espresso a favore dell'accoglienza dei migranti. Parliamo dunque di un alto ecclesiastico centrale per le rivendicazioni provenienti da piazza San Pietro.

Stando a quanto riportato da Il Messaggero, il riferimento fatto da Galantino tende a premiare la manifestazione nazionale che le sardine hanno organizzato nella capitale per il prossimo 14 di dicembre. Le dichiarazioni del presule sono arrivate attraverso Radio Capital: "Non posso che avere simpatia per questi ragazzi, che prendono l'iniziativa per dire a noi adulti che non ce la fanno più a sentirci solo gridare", ha argomentato. Il consacrato italiano, da quando è stato promosso da papa Francesco, interviene con meno costanza sulle questioni politiche. Per quanto le "sardine" - con tutta evidenza - rappresentino un'organizzazione degna di attenzione per l'ex vertice dei vescovi italiani. Ma c'è stato spazio pure per una delle consuete rimostranze sollevate nei confronti di coloro che usano esporre simboli religiosi in contesti politico-elettorali. E il pensiero non può che andare a Matteo Salvini.

"Uomini e donne che pensano di fare politica con ogni mezzo, probabilmente perché non hanno a disposizione mezzi più credibili, ecco che allora ricorrono o strumentalizzano i simboli e non mi riferisco solo a quelli religiosi". Per Galantino, ma anche per altri esponenti di spicco della Chiesa cattolica, i politici non dovrebbero esporre rosari o crocifissi. La polemica è datata, ma oggi è stata ripristinata. Proprio nel corso della giornata odierna, un gruppo di fedeli, ha pregato un rosario dinanzi il Tribunale di Torino.

Il fine? Esprimere vicinanza nei confronti del leader leghista.

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