"Dire che è normale che si generino epidemie di morbillo in cicli pluriennali è una sciocchezza". Il governo mette la parola fine alle bufale e alle provocazioni fatte girare dal Movimento 5 Stelle sui vaccini e, in modo particolare, sulla prevenzione al morbillo. "Nessuna epidemia dovrebbe manifestarsi al raggiungimento delle soglie di copertura indicate dal piano nazionale - è la precisazione del direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Ranieri Guerra - quanto sta accadendo è dovuto all'abbassamento delle stesse. Non c'è che un modo per prevenirle, ed è vaccinarsi tutti".
A scatenare la polemica a pochi giorni dalla pubblicazione dei dati allarmanti sulla diffusione del morbillo in seguito alla diminuzione dei genitori che vaccinano i propri figli, sono ancora una volta i grillini. I deputati del M5S in commissione Affari Sociali e il presidente del Gruppo Camera, Andrea Cecconi, ha infatti chiesto al ministro Beatrice Lorenzin di spiegare perché sul sito del dicastero della Salute è scritto che "il morbillo è una malattia endemo-epidemica che presenta picchi epidemici ogni 3-4 anni". "In base ai dati ufficiali di Epicentro, organo di vigilanza epidemiologico dell'Istituto Superiore di Sanità, pubblicati a febbraio 2017, nel mese di Gennaio 2017 sono stati segnalati 238 casi di morbillo. Il picco più alto negli ultimi anni - evidenziano i Cinque Stelle - è stato registrato nel 2013, con 382 casi segnalati, seguito dal picco di 300 casi avvenuti tra gennaio e marzo 2014. Prima che si ingeneri una situazione di panico, chiediamo al ministero competente di escludere che i casi che stanno avvenendo in questi giorni siano discordanti rispetto al ciclo dei picchi di questa malattia". "Questo - concludono i deputati pentastellati - al fine di meglio circostanziare la situazione di allarme che si sta venendo a determinare che la stessa Lorenzin non sta contribuendo a circoscrivere".
Il ministero della Salute ha spiegato chiaramente che "l'andamento del morbillo nella popolazione con copertura vaccinale insufficiente a fermarne la trasmissione, come accade purtroppo in Italia (e per questo l'OMS ci tiene sotto osservazione da due anni) è infatti a cicli, determinati dall'accumularsi di un numero sufficiente di soggetti non immunizzati e quindi suscettibili". "Quando questo numero diventa abbastanza elevato da permettere la circolazione del virus, il contagio si espande finché non viene circoscritto dalle barriere immunitarie di coloro che sono stati vaccinati".
Secondo Guerra, "è una questione di semplice modellistica basata sull'elevata capacità di infezione del virus da un lato e dallo stato immunitario della popolazione dall'altro. La soglia di copertura del 95% è appunto il limite di equilibrio che impedisce la diffusione del virus".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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