Cronache

Morciano, bomba nella buca delle lettere di un avvocato

Francesco Ottobre aveva presentato un esposto al prefetto di Lecce per denunciare brogli elettorali

Morciano, bomba nella buca delle lettere di un avvocato

Si fa sempre più rovente il clima della campagna elettorale in Puglia. Non è stata molto probabilmente gradita la denuncia dell'avvocato di Morciano di Leuca (Comune in provincia di Lecce) Francesco Ottobre, 56 anni, che qualche giorno fa ha presentato un esposto al prefetto del capoluogo salentino Maria Teresa Cucinotta. Il legale sostiene, infatti, che una delle due liste in gara è stata presentata artificiosamente solo per evitare la soglia del quorum. Una rivelazione scomoda, punita con una bomba lasciata nella cassetta della posta assieme ad una missiva contenente una chiara minaccia di morte. Ad insospettire Ottobre la presenza di oggetti di prima mattina nella buca delle lettere. Dopo aver aperto lo sportello in metallo, l'amara sorpresa. Su un foglio era riportata un avvertimento: "Fatti i cazzi tuoi hai due figli". Esso accompagnava un involucro sigillato con del nastro adesivo da cui spuntava una miccia. Immediato l'allarme alle Forze dell'Ordine. Sul posto sono giunti i Carabinieri della locale stazione guidati dal luogotenente Tersiglio Tezza, i colleghi del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Tricase comandata dal capitano Alessandro Riglietti e gli uomini del nucleo artificieri di Lecce.

I militari hanno rilevato all'interno del pacco bomba un modesto quantitativo di polvere pirica che sarebbe stato in grado, come accertato nelle ore successive, di danneggiare la cassetta postale. I reperti sono stati presi in consegna dagli uomini dell'Arma nei cui uffici l'avvocato si è recato per sporgere formale denuncia contro ignoti. Avviati i primi rilievi per raccogliere elementi utili al prosieguo delle indagini, i Carabinieri hanno segnalato l'episodio al pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica del capoluogo salentino. Attraverso il viceprefetto vicario Claudio Sergi, Ottobre ha informato dell'accaduto la Prefettura mediante una relazione dettagliata. Il 56enne ha dichiarato che il fatto non lo ha spaventato, ma che ha rafforzato in lui il desiderio di giustizia.

Pertanto la sua battaglia in difesa della libertà di voto dei cittadini proseguirà senza ombra di dubbio.

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