Un foreign fighters italiano è morto in Ucraina. Si chiamava Benjamin Giorgio Galli, aveva 27 anni ed era originario del varesotto. A darne comunicazione è stato lo stesso padre sui social. Entrambi i genitori si troverebbero già a Kiev in attesa di ricevere i documenti per rimpatriare la salma.
Chi era il foreign fighters ucciso
Delle dinamiche che hanno portato alla morte del ragazzo al momento si sa poco. Forse una granata è esplosa in una delle trincee dove era impegnato al fianco delle truppe ucraine. Il ragazzo infatti, secondo le testimonianze rese dalla stessa famiglia, sarebbe partito alla volta dell'Ucraina almeno un mese fa.
In realtà forse Benjamin Giorgio Galli ha conosciuto il conflitto già prima. Nei propri profili social ci sono infatti foto risalenti a marzo che lo ritraggono a Varsavia, capitale della Polonia. Da lì probabilmente ha raggiunto il confine ucraino, arruolandosi per le forze di Kiev. Su Facebook sono diverse le foto in divisa, alcune anche datate 2019. Una circostanza che non deve sorprendere: proprio sui social, Galli ha più volte descritto di essere appassionato di Softair e spesso partecipava ad alcuni tornei con amici.
Nel profilo inoltre molte foto hanno la didascalia in olandese, dettaglio che fa emergere il legame con i Paesi Bassi, di cui è originaria la madre e dove dovrebbe essere portata la salma una volta riconsegnata dalle autorità ucraine.
Su Facebook il primo commento del padre. “Mio figlio – si legge – è morto da eroe”. Anche la madre ha lasciato la sua testimonianza. “Io e mio marito – ha dichiarato all'agenzia LaPresse – ci troviamo a Kiev dove stiamo aspettando i documenti per poter rimpatriare la salma di nostro figlio in Olanda dove è residente”.
Gli italiani in Ucraina
Così come riportato dall'Ansa, ufficialmente Benjamin Giorgio Galli verrà conteggiato tra le vittime come un foreign fighters olandese. Fonti diplomaiche hanno infatti dichiarato che, nelle liste della legione straniera impegnata al fianco degli ucraini, il ragazzo risultava arruolato come un cittadino dei Paesi Bassi.
Ad ogni modo, a prescindere poi dal conteggio ufficiale, Galli rappresenta comunque una vittima italiana nella guerra in Ucraina. Non sarebbe la prima, anche se sulle cifre ci sono parecchie discordanze. Ad aprile infatti il ministero della Difesa russo ha inviato una nota ufficiale alla Farnesina, secondo cui almeno 11 italiani erano morti dall'inizio delle operazioni militari. Una circostanza però smentita dal nostro governo. Ha invece fatto scalpore a fine aprile il caso di Luca Vavassori, ex calciatore ferito nel sud dell'Ucraina mentre combatteva tra le fila dell'esercito di Kiev. Di lui per giorni non si sono avute notizie, ma poi è arrivata la conferma del ferimento ed è successivamente stato curato in un ospedale ucraino.
Una vittima italiana risulta invece tra i volontari arruolati al fianco della Repubblica Popolare di Donetsk. A marzo infatti si è avuta conferma della morte di Edy Ongaro, combattente di lunga data tra le forze filorusse.
Sarebbero comunque diversi i volontari partiti dal nostro Paese subito dopo lo scoppio delle ostilità.
A confermalo anche la storia di Giulia Schiff, ex pilota dell'aeronautica, arruolatasi nella legione straniera. Fausto Biloslavo, in un reportage su InsideOver, ha contato almeno venti italiani impegnati al fronte, sia da una parte che dall'altra. Probabilmente sono molti di più.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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