Muore Emilio Botin, presidente del Banco di Santander

Il banchiere ha avuto un infarto, aveva 79 anni. Aveva ceduto Antonveneta al Monte dei Paschi

Muore Emilio Botin, presidente del Banco di Santander

È morto a 79 anni Emilio Botin, presidente del Banco Santander. Fonti del gruppo, con una nota inviata alla Commissione nazionale del mercato valori, hanno comunicato che la causa del decesso è stato un infarto.

Botin era originario di Santander (nella provincia autonoma della Cantabria, nord della Spagna) e proveniva da una famiglia di banchieri. Ben tre generazioni della sua famiglia svolgevano questo lavoro. Era entrato nell'ente finanziario nel 1958, a 24 anni, riuscendo a farlo diventare il maggior gruppo bancario dell'eurozona per capitalizzazione. Botin era divenuto noto in seguito ad una visita agli sportelli bancari delle filiali del banco di Santander per conoscere e dialogare con i dipendenti. Era una personalità influente nella nazione spagnola ed era spesso stato fotografato con la famiglia reale. Il banchiere era molto noto anche in Italia. Il Santander è stato per molti anni socio del Sanpaolo-Imi e puntava ad acquisirne la guida. L'obiettivo è però sfumato in seguito alla rapida fusione di Sanpaolo con Banca Intesa. Dopo che la banca olandese Abn Amro fu divisa in piccoli gruppi, la banca di Santander si è ritrovata nel 2007 proprietaria dell'Antonveneta che, successivamente, ha venduto al gruppo Monte dei Paschi di Siena. In Italia, inoltre, il Santander è lo sponsor principale della Ferrari. "D'accordo con quanto previsto dall'articolo 24 del Consiglio - aggiungono fonti del comunicato - durante la giornata odierna di riunirà la commissione di nomine e retribuzioni e il consiglio di amministrazione per designare il nuovo presidente della banca".

La notizia della morte di Botin, intanto, provoca subito delle conseguenze finanziare. Il titolo della prima banca spagnola, il Banco Santander, oggi cede l'1.52% attestandosi a 7,75 euro.

538em;">I 10 mercati principali dalla banca si trovano in Spagna, Brasile, Gran Bretagna, Messico, Portogallo, Germania, Cile, Argentina, Polonia e Stati Uniti. Il gruppo disponde di 102 milioni di clienti e più di 186mila dipendenti.

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