Cronache

Musk rinuncia a Twitter: sarà battaglia in tribunale. E lui ironizza sull’azione legale

Il comportamento dell’imprenditore è stato “illegale e ingiusto” secondo gli avvocati della celebre piattaforma social

Musk rinuncia a Twitter: sarà battaglia in tribunale. E lui ironizza sull’azione legale

Il passo indietro di Elon Musk per l’acquisizione di Twitter avrà delle pesanti ripercussioni legali. L’imprenditore ha mandato in fumo un accordo da 44 miliardi di dollari a causa degli account falsi/spam, che non sarebbero verificabili attraverso le cifre fornite dal social network. Le azioni della celebre piattaforma affondano in borsa, ma la battaglia è appena iniziata.

Twitter, infatti, ha annunciato un’azione legale per portare avanti l’accordo e ha assunto assunto Wachell Lipton Rosen & Katz di New York, uno degli studi legali aziendali leader nel mondo. “Il comportamento di Elon Musk è illegale e ingiusto”, quanto si legge nella lettera inviata dagli avvocati della compagnia alla commissione titolo e scambi (Sec) degli Stati Uniti. I legali hanno inoltre precisato: "L'accordo non è stato terminato, e le uniche violazioni sono avvenute da parte di Elon Musk, in maniera intenzionale e premeditata".

Secondo gli esperti, Musk sarà costretto ad acquistare la società contro la sua volontà. Il tribunale del Delaware si schiererà al fianco di Twitter per gli addetti ai lavori, ma non sono chiare le conseguenze. Come evidenziato dall’Ansa, l’acquisizione è legata ai finanziamenti e le banche potrebbero non essere interessate a finanziare un accordo forzato. In realtà, secondo alcuni, l’imprenditore vuole semplicemente ottenere uno sconto rispetto ai 44 miliardi di dollari concordati. Il valore di Twitter non supera i 15 miliardi di euro, praticamente un terzo.

Un clima di alta tensione che però non sembra impensierire mister Tesla. Musk, infatti, ha ironizzato sull’azione legale di Twitter contro il suo passo indietro nell’acquisizione della società. Il 51enne ha postato un meme con quattro immagini con lui che ride, accompagnate da alcune dichiarazioni. La prima: "Dicevano che non potevo acquistare Twitter". La seconda:"Dicevano che non avrebbero diffuso le informazioni sugli account falsi e bot". Poi la terza: "Ora vogliono costringermi ad acquistare Twitter in tribunale". Infine, la quarta: "Ora devono diffondere le informazioni sugli account falsi e bot in tribunale".

Insomma, ne vedremo delle belle.

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