Torna alla ribalta la problematica dell’area di via del Riposo a Poggioreale (Napoli), nata per essere un luogo di integrazione ma divenuta ormai da tempo una discarica a cielo aperto vera e propria.
Vi sono ospitate ben 24 famiglie di etnia rom, le quali occupano i container costruiti ad hoc 3 anni fa, oramai circondati da rifiuti di ogni tipo. Rifiuti ingombranti e speciali in particolar modo, dato che si tratta di materiali che richiederebbero una tipologia di smaltimento più difficile e costosa. Si va dai motori fino ad arrivare a grossi elettrodomestici e materiali di scarto dell’attività edilizia.
“Ci sono nove contenitori per 24 nuclei familiari”, spiega Mario Maggio, Consigliere dell’VIII Municipalità di Napoli, come riportato da “Il Mattino”. “E ogni giorno noi prendiamo tonnellate di rifiuti, che hanno il loro costo, e li dobbiamo smaltire, non sapendo però all’interno cosa ci sia. Lo scopriamo poi quando iniziano a suonare gli allarmi al centro di raccolta”.
La situazione, già di per sé difficile, sta continuando a peggiorare. Per costruire questo centro il comune spese circa 800mila euro, ma da allora fino ad oggi i rom hanno continuato ad accumulare e vendere rifiuti senza porsi alcun problema. “È indecente questo modo di vivere e di comportarsi. Quando assegnammo queste abitazioni i patti furono chiari. Raccolta differenziata e nessun tipo di commercio illegale con i rifiuti.
Purtroppo non è stato così e ad ogni nostro controllo la situazione continua a peggiorare. Questa non è integrazione. Bisogna intervenire subito, perché i soldi spesi per la creazione di questo centro non possono essere sprecati in questo modo”.
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