Aggressione in ospedale: dottoressa colpita con una bottiglia al volto

Il 2020 inizia con una nuova aggressione al personale sanitario. Un paziente del San Giovanni Bosco ha prima inveito contro la dottoressa, poi si è scagliato con violenza su di lei

Aggressione in ospedale: dottoressa colpita con una bottiglia al volto

È passata da poco la mezzanotte. I festeggiamenti per il nuovo anno sono appena iniziati e all'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli si registra già la prima aggressione del 2020 ad un medico. La vittima è una dottoressa internista che è stata colpita all'improvviso e senza alcun motivo.

Pochi minuti dopo l'inizio del nuovo anno: un paziente dell'ospedale partenopeo perde il controllo e inizia ad aggredire verbalmente la dottoressa. Ma non finisce qui. Dalle parole, l'uomo passa alle mani scagliandosi contro la donna e colpendola al volto con una bottiglia. Pronto l'intervento di altro personale sanitario che riesce a bloccare l'uomo e allontanarlo. "Il primo episodio di violenza, nei confronti del personale sanitario, anche per quest’anno non si è fatto attendere. Questa notte, poco dopo la mezzanotte, presso il nosocomio partenopeo San Giovanni Bosco una dottoressa internista è stata aggredita verbalmente e fisicamente con una bottigliata in faccia, da un paziente probabilmente psichiatrico, senza un apparente motivo", si legge in un lungo post di denuncia pubblicato dall'associazione Nessuno tocchi Ippocrate.

Il nuovo anno si apre così con una violenta aggressione in ospedale. Sono state 105, come riporta il Corriere, le violenze registrate in tutto il 2019 (23 in più rispetto all'anno precedente). "Molti gli episodi di aggressioni alle donne avvenuti nel 2019 ed è raccapricciante aprire il nuovo anno, con un episodio di violenza proprio contro una donna", si legge ancora nel post su Facebook. Medici, infermieri, addetti alla sicurezza che diventano sempre più spesso vittime dei pazienti.

Un petardo contro l'ambulanza

Quella all'ospedale San Giovanni Bosco però non è l'unica aggressione avvenuta il primo giorno dell'anno. Sono infatti già due i casi di violenza nei confronti del personale sanitario. È sempre l'associazione Nessuno tocchi Ippocrate a denunciare un nuovo caso: ieri mattina, dopo una richiesta di intervento, una ambulanza è arrivata nel quartiere Barra (Napoli) per prestare soccorso a un paziente colto da malore. "Nell'aprire lo sportello del mezzo di soccorso, il medico, viene investito da una deflagrazione causata da un fuoco d'artificio (a Napoli chiamato "cipolla") gettato da ignoti sotto l'ambulanza - si legge su Facebook -.

La paura è stata tanta ed il rischio che l’ambulanza saltasse in aria era REALE! (Presenza di ossigeno gassoso a bordo e benzina). Il medico colpito dallo scoppio domattina si farà refertare, attualmente accusa ipoacusia ed acufeni", hanno spiegato dall'associazione.

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