È strage a Secondigliano. Spara dal balcone: quattro morti e sei feriti

Sotto i colpi di un uomo incensurato sono caduti passanti e alcuni parenti. Proclamato il lutto cittadino

L'arresto dell'uomo che ha fatto fuoco con un fucile da un balcone nel quartiere Secondigliano
L'arresto dell'uomo che ha fatto fuoco con un fucile da un balcone nel quartiere Secondigliano

È di quattro morti e sei feriti il bilancio stilato dalle forze dell'ordine. Sotto i colpi di un uomo che ha aperto il fuoco a Napoli sono caduti la cognata e il fratello del 48enne Giulio Murolo, oltre a un ufficiale della municipale, mentre due poliziotti, un carabiniere, un vigile urbano e due passanti sono rimasti feriti.

Per un'ora e mezzo ha continuato a sparare dal balcone, dopo avere fatto le prime vittime in casa. Sarebbe stata una lite nata per dei panni stesi a scatenare la follia dell'uomo, che si è poi fatto arrestare, senza opporre resistenza, dopo avere scatenato il panico nel quartiere di Napoli di Secondigliano.

Forse in un momento di lucidità, l'uomo aveva chiamato il 113. L'operatore ha avuto la prontezza di bloccarlo al telefono, trattenendolo per circa quaranta minuti, fino a convincerlo a consegnarsi alle forze dell'ordine, disarmato e senza maglietta.

Si è presentato così al dirigente del commissariato di Scampia che lo ha portato via. Non prima di avere minacciato di farsi saltare in aria, con delle bombole di gas che diceva di avere con sé, ma che poi in casa non sono state trovate.

Il tutto è avvenuto in via Miano, nella periferia nord, in un pomeriggio di sangue che ha spinto il sindaco, Luigi De Magistris, a proclamare il lutto cittadino e cancellare le manifestazioni in programma per l'inaugurazione di una stazione della metropolitana e un appuntamento elettorale con il Pd.

L'uomo che ha fatto quattro vittime è un dipendente del reparto di chirurgia toracica al Cardarelli, senza nessun precedente. Introverso, secondo i colleghi, ma nulla avrebbe fatto pensare a quello che è successo oggi.

Appassionato di caccia, aveva diverse armi in casa, con un permesso per l'uso sportivo, che sarebbe però scaduto lo scorso dicembre.

Consegnatosi alla polizia, Giulio Murolo è stato salvato dagli stessi agenti, partiti a gran velocità, circondati da una folla inferocita che minacciava di linciarlo.

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