Nardò, cani adottati dalle famiglie per combattere il randagismo

Iniziativa di successo del Comune in provincia di Lecce che risparmia sui costi di mantenimento degli animali

Nardò, cani adottati dalle famiglie per combattere il randagismo

Una buona notizia che può essere d'esempio per tutta l'Italia. A Nardò, un Comune in provincia di Lecce, il randagismo viene combattuto con le adozioni. Solo nel 2018 sono stati quaranta i cani che erano ospitati in tre canili della provincia salentina e che hanno trovato un padrone. Sono stati, così, sottratti alla triste e solitaria vita del canile. Un dato che dimostra la bontà delle iniziative messe a punto dall’amministrazione comunale per contrastare il randagismo e gestire la
popolazione canina (poco più di duecento animali) di proprietà del Comune di Nardò ricoverati, attualmente, in tre strutture della provincia di Lecce (a Casarano, a Corigliano e a Melissano).
Decisiva in questo senso è stata anche l’adozione del regolamento con cui l’amministrazione comunale ha voluto dare la possibilità ai cittadini di adottare, appunto, un animale, riducendo il sovraffollamento dei canili e i relativi costi a carico dell’ente (circa 2 euro al giorno per cane). In questo modo si sono risolti due problemi: quello economico per l'amministrazione che ha meno costi di mantenimento per gli amici a quattro zampe e ai cani è stata data la possibilità di una vita migliore. Gli animali sono stati, infatti, affidati a famiglie consapevoli e responsabili. I cani, trovandosi nelle strutture, avevano già completato tutti i controlli sanitari e i trattamenti previsti dalla normativa regionale (comprese la sterilizzazione e la castrazione). Al fine di favorire le adozioni il regolamento prevede che il Comune assicuri un rimborso per le spese veterinarie e l’acquisto di cibo (debitamente documentate con ricevute fiscali intestate all’adottante) nella misura massima di 500 euro per il solo primo anno. Il
documento prevede anche la possibilità dell’adozione-sostegno a distanza. La scelta del cane da adottare può essere fatta anche attraverso un sito: www.nardog.it, la piattaforma web che “ospita” i cani del Comune di Nardò ricoverati nei tre canili e in attesa di una nuova casa.
“È un segnale molto incoraggiante - commenta con soddisfazione il consigliere con delega al Randagismo, Gianluca Fedele - perché è la conferma che abbiamo intrapreso la strada giusta a beneficio della popolazione canina, delle famiglie e anche delle nostre tasche. Basti pensare che 40 cani non più nei canili e quindi non più a carico del Comune sono, a regime, quasi 30 mila euro all’anno di risparmio. Ma devo dire che il solo fatto che questi cani abbiano lasciato le deprimenti gabbie a vantaggio di luoghi certamente più caldi e accoglienti, basterebbe a renderci felici. Un risultato che l’amministrazione ha voluto fortemente, facendo un censimento, per la prima volta dopo dieci anni, mettendo in piedi una piattaforma web e stilando un regolamento. A contribuire al progetto il mondo del volontariato e la polizia locale, guidata dal comandante Cosimo Tarantino. Aggiungo che probabilmente sta cambiando anche la sensibilità dei cittadini verso questo tema delicato”.


Un altro “bilancio” importante su questo fronte arriva dalle Guardie Zoofile Agriambiente di Nardò, che nel corso del 2018 hanno elevato 99 sanzioni amministrative per un totale di 6627 euro a carico di cittadini che hanno commesso varie irregolarità nella gestione dei cani: incauta custodia, omessa dichiarazione all’anagrafe canina, omessa raccolta delle deiezioni, non possesso dell’attrezzatura per la raccolta delle deiezioni, cani di proprietà vaganti sul territorio comunale.

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