Cronache

Nascondevano la droga sotto la sabbia, arrestati a Catanzaro tre spacciatori africani

I tre giovani originari del Gambia nascondevano le dosi di marijuana sotto la sabbia e nelle insenature dei muretti del litorale per poi rivenderla ai ragazzi sulle spiagge di Catanzaro Lido

Nascondevano la droga sotto la sabbia, arrestati a Catanzaro tre spacciatori africani

Altro che ciambelle e braccioli, teli mare e occhiali, maschere e pinne, gli immigrati sulla spiaggia di Catanzaro vendevano la droga. “Vu cuprà… marijuana?”. Un business molto più redditizio e meno faticoso. Ma molto pericoloso.

Il metodo? Nascondevano la marijuana sotto la sabbia e lungo le insenature del muro che costeggia la passeggiata del lungomare e poi la vendevano ai ragazzi in costume. Avevano pensato di fare soldi così i tre giovani immigrati originari del Gambia che, indisturbati, agivano sulla spiaggia di Catanzaro Lido. Un sistema ben pensato e collaudato per guadagnare durante la stagione estiva sfruttando il via vai di giovani che affollano il lungomare del capoluogo della Calabria.Tutto avveniva sotto la luce del sole. Bastava un cenno, una parola per andare a prendere la droga e tirarla fuori da sotto la sabbia. Dopo lo scambio gli immigrati, come se nulla fosse, tornavano a passeggiare indisturbati tra gli stabilimenti balneari del litorale o, addirittura, si sdraiavano sulla spiaggia.

Gli spacciatori africani, 29, 28 e 24 anni, tutti disoccupati e senza una fissa dimora, sono stati sorpresi mentre trafficavano la loro merce illegale dai carabinieri della Stazione di Catanzaro Lido e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Catanzaro che hanno fatto scattare le manette. I militari li stavano osservando ormai da giorni. Secondo le indagini, i tre vivono da tempo a Catanzaro Lido e sono ben conosciuti a livello locale, tanto da aver creato una piazza di spaccio molto attiva e ben redditizia.

Dopo le perquisizioni addosso ai pusher e sotto la sabbia, sono stati trovati quasi 200 gr di marijuana, 3 bilancini di precisione, diversi involucri di cellophane ritagliati da buste della spesa e oltre 600 euro in contanti in banconote di vario taglio.

Tutti soldi sporchi.

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