Coronavirus

Dpcm, la partita ora è riaperta: tutte le novità per chi si sposta

Sul tavolo la decisione se permettere di uscire dal proprio Comune il 25, il 26 dicembre e a Capodanno

Dpcm, la partita ora è riaperta: tutte le novità per chi si sposta

Qualcosa potrebbe cambiare per Natale, Santo Stefano e il primo giorno dell’anno. Il premier Giuseppe Conte starebbe infatti pensando se modificare la norma che vieterebbe gli spostamenti tra i Comuni in questi giorni di festa. Questo almeno quanto appreso dall’Ansa da fonti parlamentari. Al momento infatti, secondo il Dpcm del 3 dicembre, e in vigore dal venerdì 4, vi sarebbe il divieto di spostarsi tra i comuni nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno. Regola che ha creato non poche lamentele tra i governatori delle Regioni, in primis Fontana e Zaia.

Secondo le fonti parlamentari adesso il premier potrebbe pensare di rivedere il decreto legge sul Covid, o quantomeno portare un aggiornamento delle Faq del governo.

Cosa potrebbe cambiare a Natale

L’idea sarebbe quella di ampliare le situazioni di necessità che porterebbero a uscire dal proprio Comune di residenza. Insomma, il Dpcm che lo stesso Conte aveva detto non modificabile, adesso potrebbe andare incontro a qualche modifica. Se così alla fine non fosse, la decisione di Palazzo Chigi porterebbe molte famiglie a rinunciare a vedersi e a scambiarsi gli auguri nei giorni di Natale. Da una parte si eviterebbero assembramenti, ma dall’altra vi sarebbe il rischio di far restare soli per le festività i genitori anziani. Il ministro della Salute Roberto Speranza aveva chiuso a qualunque possibilità di cambiamento, ma adesso forse le cose potrebbero davvero andare incontro a una modifica. Nei giorni scorsi erano anche state rese note le sanzioni che avrebbero potuto rendere amaro il Natale in caso di violazione dei divieti del decreto natalizio, per chi magari pensava di eludere i controlli e raggiungere i propri familiari nel Comune vicino al proprio.

Pressioni sul premier

La pressione sul presidente del Consiglio è tanta e sembra arrivare da più punti, oltre che dall’opposizione anche da settori facenti parte della maggioranza.

Il capogruppo dem al Senato Andrea Marcucci, come riportato da Repubblica, ha detto chiaramente: “Spero ancora di riuscire a modificare il decreto del Governo per allargare il raggio degli spostamenti di chi vive nei piccoli Comuni, durante le giornate del 25, 26 dicembre e 1° gennaio. L'Italia non è fatta solo di grandi città. Lunedì spero che la maggioranza abbia una proposta concreta da sottoporre al Governo, durante la capigruppo in Senato”. Anche il Papa si rimetterà alle regole e, come annunciato dalla Santa sede, la Messa verrà officiata dal Santo Padre alle 19,30, al fine di rispettare il coprifuoco dalle 22 stabilito dal Dpcm.

Presidente Casellati: "Senato discuterà mozione"

Il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati ha dichiarato di aver convocato per lunedì 14 dicembre alle 16.30 la Conferenza dei Capigruppo al fine di formalizzare la calendarizzazione della mozione sottoscritta da tutte le forze di opposizione sugli spostamenti tra i Comuni il giorno di Natale. Il Presidente ha inoltre aggiunto: "Dopo aver ascoltato i Gruppi di Maggioranza, ho disposto ai sensi dell'art. 157 comma 3 del Regolamento che la mozione si discuta in Aula mercoledì 16 dicembre dopo l'approvazione del decreto Ristori. Ritengo fondamentale che su un argomento così vitale per le famiglie italiane, anche il Senato si possa esprimere".

Speranza "Resto sulla linea di massima prudenza"

Il ministro della Salute Roberto Speranza non sembra affatto d'accordo con la possibilità di allentare le norme riguardanti gli spostamenti tra i Comuni. Il ministro ha infatti detto di avere molto rispetto per il dibattito parlamentare, ricordando che da questo momento al Natale mancano ancora due settimane, e che a suo parere le norme approvate dal governo sono corrette. Intervenendo alla trasmissione "Porta a Porta" che andrà in onda questa sera, Speranza ha ribadito: "Mi piacerebbe dire che è tutto finito ma purtroppo non è così e il numero più drammatico è quello dei decessi, oggi 887. Non possiamo assuefarci a questi numeri, perché dietro ognuna di quelle persone c'è una vita, parenti che piangono e tanto dolore. Abbiamo chiesto ancora pazienza e sacrifici agli italiani anche per questo Natale".

Ha poi tenuto a precisare che le vacanze natalizie, durante le quali molti italiani non lavoreranno, sono l'occasione per ridurre ancora di più i contagi, restando nelle proprie abitazioni e senza spostarsi se non strettamente necessario. "Siamo vicini alla meta, manca davvero poco. E sarebbe un peccato incredibile sprecare il lavoro fatto nelle ultime settimane, in cui oggettivamente la curva ha iniziato a piegarsi, e ripiombare proprio fra gennaio e febbraio, quando partiranno le vaccinazioni, in una nuova fase di recrudescenza. Quindi ribadisco che per me la linea resta quella della massima prudenza" ha concluso il ministro. Secondo Speranza quindi l'attuale dpcm dovrebbe continuare fino al 15 gennaio senza subire modifiche. Il fatto che alcune regioni siano passate dal rosso all'arancione e dall'arancione al giallo vuol dire che stiamo riavendo qualche libertà.

Il ministro è certo che, se riusciremo a reggere queste due settimane molto insidiose, da febbraio, con l'arrivo del vaccino, la situazione migliorerà.

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