La nave ferma a Misurata con 92 migranti. Le Ong: "L'Europa intervenga"

Braccio di ferro tra l'equipaggio di un mercantile battente bandiera panamense e le autorità libiche per un cargo fermo nel porto di Misurata

La nave ferma a Misurata con 92 migranti. Le Ong: "L'Europa intervenga"

"Noi qui non scendiamo". Braccio di ferro tra l'equipaggio di un mercantile battente bandiera panamense e le autorità libiche. Da circa otto giorni la nave sarebbe omreggiata nel porto libico di Misurata con a bordo almeno 92 migranti. Il cargo avrebbe tratto in salvo i migranti mentre tentavano la traversata nel Mediterraneo. Ma una volta concluse le operazioni di attracco nel porto libico di Misurata sarebbe scattato il rifiuto da parte dei migranti: "Non sbarchiamo".

A segnalare la vicenda è stata Mediterranea, la Ong italiana che monitora gli spostamenti dei migranti con la nave Mare Jonio. "Mediterranea, l’associazione che supporta l’intervento di denuncia e soccorso della nave Mare Jonio, segue con apprensione la vicenda del cargo ’Nivin’ con a bordo 92 persone che rifiutano lo sbarco in Libia. Chiediamo un intervento del governo italiano e dell’Ue per un’evacuazione umanitaria immediata dei profughi, prima che il loro destino sia segnato per sempre", hanno fatto sapere dall'ong.

E anche un'altra Ong, Msf, sarebbe impegnata nel porto di Misurata per portare soccorso ai migranti che si trovano a bordo della nave: "La Guardia costiera libica ha consentito ai nostri team di garantire assistenza medica a tutti coloro che ne avevano bisogno. Sono state effettuate 30 visite mediche sulla barca. I Paesi di origine dei sopravvissuti sono Sudan, Somalia, Bangladesh ed Eritrea".

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