Coronavirus

I buoni spesa? Nel Barese creano assembramenti

Il fatto è accaduto in provincia, ad Altamura. Il Comune ha attivato il ritiro dei buoni senza provvedere alle misure di sicurezza. La denuncia dell'onorevole della Lega, Rossano Sasso

I buoni spesa? Nel Barese creano assembramenti

"Contro ogni regola sulle distanze cui siamo costretti da oltre un mese, il Comune di Altamura consente la calca di persone sotto la propria sede, accorse per ritirare i buoni spesa." Sono le parole dell'onorevole barese per la Lega Rossano Sasso. Dalle immagini è chiaro come effettivamente non siano state rispettate e misure in merito alla distanza di sicurezza e che il Comune non abbia, probabilmente, adottato delle misure per tenere a giusta distanza i cittadini.

Se non si fosse a conoscenza del periodo di quarantena, sembrerebbe una giornata come tante, con i cittadini per strada. "Mentre tutto il mondo utilizza nuovi metodi, il Comune di Altamura per distribuire i buoni spesa alla cittadinanza, ci mette 15 giorni per partorire una delibera, inutile, ed una mattinata per vanificare tutti gli sforzi fatti nell’ultimo mese di isolamento. Avrebbero potuto recapitare i buoni spesa a casa degli interessati, utilizzando i volontari della protezione civile." ha incalzato il deputato della Lega.

Centinaia, a detta di Sasso, le persone che si sono accalcate sotto il Comune per ritirare i buoni spesa e poter poi comprare da mangiare. "Si è ritornati ai tempi di guerra dove si faceva la fila per la razione di cibo. Non si può nel 2020, portare i cittadini ad inginocchiarsi sotto il Comune." ha continuato in una nota, ancora, Sasso. Ma al di là dell'inginocchiarsi, la cosa che più conta in questo periodo in cui l'importante è non ammalarsi, è che non sono state fatte rispettare le misure di sicurezza. "Si potevano utilizzare sms, messaggi, mail, liste ai supermercati" dice Sasso, cavalcando le prese di posizione dei consiglieri comunali di Altamura, Onofrio Gallo e Giandomenico Marroccoli ed il segretario cittadino Lillino Colonna.

Stando alle parole dell'onorevole, il sindaco di Altamura, Rosa Melodia, avrebbe fatto orecchie da mercante senza ascoltare "i consigli dalle opposizioni". "Speriamo che fra quindici giorni non dovremo assistere ad una nuova impennata dei contagi nella nostra città, per poi sentire nei videomessaggi della sera la Melodia che ci urla "state a casa", ha concluso Sasso, aggiungendo: "Quanta incapacità.

Nelle prossime ore sentirò il prefetto, affinché intervenga per tutelare la salute dei cittadini altamurani".

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