Cronache

Nel bresciano un sussidio alle madri che rinunciano all'aborto

Il Comune di Iseo darà 160 euro al mese per un anno e mezzo alle donne che hanno deciso di non abortire. E subito è scattata la polemica

Nel bresciano un sussidio alle madri che rinunciano all'aborto

Il comune di Iseo, in provincia di Brescia, promette un sussidio di 160 euro al mese, per un anno e mezzo, alle donne che hanno deciso di abortire e rinunciano a farlo. In questo modo verrebbe evitata l'interruzione volontaria della gravidanza. La mozione in questione è stata approvata dal Consiglio comunale e naturalmente subito si sono sollevate le polemiche. Il primo cittadino di Iseo, Marco Ghitti, ha commentato la notizia difendendo la scelta fatta dal Consiglio comunale. “Non si può capire la scelta se viene estrapolata dal contesto del pacchetto di misure a sostegno delle famiglie" ha spiegato il sindaco. Poco prima della votazione, il gruppo di opposizione Progetto Iseo, ha definito la mozione "strumentale ed inadeguata", e ha deciso di abbandonare l’aula consigliare.

Il sussidio di 160 euro al mese

Il sussidio, o bonus, che il Comune di Iseo vuole stanziare per aiutare le donne che hanno deciso di abortire, equivale a centosessanta euro mensili per 18 mesi. L’obiettivo è quello di evitare l’interruzione volontaria della gestazione. L’iniziativa è partita da un comune dove si è registrato un notevole calo di nascite, tanto da portare alla chiusura dell’unico punto nascite dell’ospedale. Ghitti ha inoltre tenuto a precisare che “nessuno ha intenzione di forzare la mano su scelte che riguardano la sfera personale ma è necessario che il Governo si dia da fare per creare una politica massiccia a sostegno delle famiglie”.

Aula abbandonata in segno di protesta

La mozione, che è stata chiamata “Sostegno alla vita nascente”, è stata presentata dall'assessore al Bilancio Giovanna Prati. La maggioranza ha votato compatta, mentre la minoranza ha deciso di lasciare l’aula consigliare in segno di protesta. In questo paese non è la prima volta che si scatenano polemiche riguardanti l’aborto. Per 15 anni, nell’ospedale non sono stati praticati aborti, a causa di medici obiettori di coscienza. Nonostante ciò però, il punto nascite è stato comunque chiuso.

Il bonus è stato definito come “sussidio alla maternità che fornisca alla donna intenzionata ad abortire, anche a causa di necessità economiche, la possibilità di avvalersi, dopo l'avvenuto rilascio del documento attestante lo stato di gravidanza e la richiesta di Ivg, di un intervento economico straordinario subordinato alla disponibilità della donna ad aderire a un progetto sociale individualizzato”. Nel documento in oggetto vengono anche citate alcune associazioni, alle quali potrebbe essere affidato il progetto sociale.

Da oltre 40 anni il dibattito sull’aborto non si è mai spento. Ma non è solo il comune di Iseo a registrare un calo delle nascite. Tutto il mondo occidentale è interessato da questo fenomeno. Tanto che l’Organizzazione delle Nazioni Unite prevede che presto tutto il pianeta ne verrà coinvolto. Avremo quindi una popolazione sempre più anziana e le morti supereranno di gran lunga le nascite in tutti i Paesi.

I dati Istat di febbraio hanno sottolineato che in Italia, per il quinto anno consecutivo, continua a diminuire la popolazione: -116mila unità.

Commenti