Cronache

Nella fiction per bimbi spunta il baby gay

Nella fiction per bimbi spunta il baby gay

Ahia, anche la Disney tradisce se stessa e si piega al politicamente corretto. Nella puntata di Andi Mack in onda oggi su Disney Channel Cyrus, il miglior amico del protagonista Andi, proverà dei sentimenti per il compagnetto Jonah. Come finirà?

La televisione è finzione. E i cartoni animati servono a raccontare la realtà, attraverso allegorie e metafore, per educare. In modo simbolico si mostrano gli aspetti più problematici dell'esperienza del bambino e si offrono delle soluzioni. La matrigna rappresenta la madre con cui spesso non si va d'accordo, dietro un orfano c'è l'immagine di un bambino che è riuscito ad affrancarsi dai genitori per diventare adulto e autonomo, e così via. È proprio necessario spalancare davanti a un ragazzino inerme il baratro di un sentimento che fa a pugni con il proprio corpo, della serie «noi creiamo (in)felicità»? Dov'è finito il lieto fine? Ma perfavore, piantatela. In Gran Bretagna, come ha scritto il Giornale, ci sono già migliaia di ragazzini (tra cui un bimbo di 4 anni) a cui viene ritardata la pubertà a colpi di farmaci per capire meglio se sono gay o no. Lasciamo divertire i bambini con gli orsi parlanti e le fate, per favore. I produttori ci tengono a far sapere che «non è stato facile inserire nel dramedy il viaggio di un personaggio alla scoperta della propria natura gay».

Questa sì, una favoletta alla quale non crede nessuno.

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