Un profugo gigante che incrocia davanti a Piazza San Marco. Non si tratta di un'allucinazione, ma di un'installazione artistica.
Opera degli artisti belgi Dirk Schellekens e Bart Peleman, Inflatable Refugee ("Profugo gonfiabile") rappresenta un gigantesco pupazzo di plastica raffigurante un rifugiato dalle sembianze africane. Scarpe da tennis, jeans e giacca a vento, il rifugiato "siede" a terra cingendosi le ginocchia con le braccia, nella posa tipica di chi è costretto a lunghe attese. Sulle spalle, l'immancabile giubbotto salvagente.
Sembra una delle tantissime foto che in queste ore siamo stati abituati a vedere, sempre uguali, a tantissime frontiere d'Europa.
Come spiega la stampa locale, l'opera - che farà il giro della laguna di Venezia su una barca - è stata realizzata per "richiamare l’attenzione sulla disumanizzazione del profugo e sulla problematica attuale dei profughi di guerra".Infine, una curiosità: il materiale usato per realizzare l'opera è lo stesso con cui sono fabbricate molte delle imbarcazioni a cui i rifugiati affidano le proprie speranze.
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