Così la Puglia umilia la sanità: buste della spazzatura ai piedi degli operatori sanitari

L'immagine è stata scattata nell'ospedale "Don Tonino Bello" di Molfetta e sta facendo il giro del web

Così la Puglia umilia la sanità: buste della spazzatura ai piedi degli operatori sanitari

Al posto dei calzari due buste dell'immondizia nere sorrette da due garze e mollette colorate. È la triste immagine di un operatore sanitario pugliese che in assenza dei dispositivi di protezione individuale ha dovuto rimediare con quello che ha trovato in ospedale. La foto è stata scattata in Puglia, nell'ospedale "Don Tonino Bello" di Molfetta, un Comune in provincia di Bari.

L'immagine è stata diffusa dalla sezione di Rifondazione Comunista della cittadina pugliese. "Nonostante le continue richieste degli operatori non hanno ricevuto i calzari e come vedete nella foto vengono utilizzate le buste della spazzatura", scrive in un post sulla pagina Facebook Rifondazione.

La foto ha fatto il giro del web e sta creando molto scalpore tra i cittadini e tra chi lavora a stretto contatto con i pazienti Covid. Come lavorare in sicurezza se mancano i dispositivi di protezione? Ma questa domanda non ha ancora una risposta certa per chi lavora "in prima linea".

La cosa che crea ancora più scalpore è che l'immagine che, invece, viene data dalla Regione Puglia è di massima organizzazione in campo sanitario. Sicuramente l'istituzione di una task force voluta da Michele Emiliano ha stravolto l'organizzazione sanitaria in Puglia, ma evidentemente non è sufficiente per l'emergenza, come invece si vuole far credere.

Come scrivono, ancora, da Rifondazione Comunista, "sono passati due mesi da quando il 12 novembre è stata istituita l'astanteria Covid presso l'ospedale di Molfetta. Dopo aver atteso invano i dispositivi di protezione individuale i sanitari sono stati costretti ad acquistare a proprie spese gli schermi facciali arrivati in un secondo momento. Nonostante le continue richieste degli degli operatori però non hanno ricevuto i calzari.".

Ma non è finita, come viene ancora denunciato sulla pagina Facebook, non sarebbe ancora partita la possibilità per medici, infermieri e altri operatori di essere sottoposti a tampone ogni quindici giorni "nonostante i proclami di Emiliano all'apertura di un reparto Covid alla fiera del Levante dopo aver chiuso prima gli ospedali, l'annuncio di fantomatici macchinari da 10mila tamponi al giorno che ancora oggi sono un traguardo irraggiungibile.

".

Insomma non è tutto oro quello che luccica per quel che concerne la sanità nella Puglia di Emiliano. Molta propaganda, una task force dal ricordo militaresco, ma poi c'è acqua da tutte le parti.

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