Cronache

Il neocardinale Sako sull'islam: "Deve uscire dal Medioevo"

Il patriarca Sako, che presto sarà creato cardinale, a tutto campo sulll'islam. I musulmani dovrebbero accettare i diritti umani e uscire dal Medioevo

Il neocardinale Sako sull'islam: "Deve uscire dal Medioevo"

Islam e diritti umani. Un tema sempre centrale per il dialogo tra la religione cattolica e quella musulmana. Tra gli alti prelati che diverranno cardinali durante il concistoro del prossimo ventinove giugno c'è anche Louis Raphael Sako, patriarca di Babilonia dei caldei. Una scelta, quella riguardante l'uomo di Chiesa iracheno, che più di altre simboleggia l'attenzione rivolta da Papa Francesco ai cristiani perseguitati.

Come gli altri monsignori che saranno creati cardinali, Sako in questi giorni sta incontrando la stampa. L'islam, ha detto il patriarca all'interno di uno di questi colloqui, deve accettare i diritti umani anche al fine di riformare le costituzioni nazionali. "Per noi - ha scandito Sako riferendosi al ricevimento della porpora - è un incoraggiamento nelle nostre sofferenze e ci dona la speranza che la tempesta attuale passerà e sarà possibile vivere insieme armoniosamente". "Con la mia nomina - ha spiegato poi il monsignore, come riportato su Vatican Insider - il Papa ha voluto dire che è presente e vicino ai cristiani di Mosul, che pensa a loro e che non sono dimenticati, e anche ai musulmani; molti musulmani del resto sono venuti in patriarcato per farmi gli auguri. Anche il presidente e il primo ministro iracheno. Quello del Pontefice è un appello rivolto anche ai politici per la riconciliazione e il dialogo: la guerra e le armi rovinano il Paese e la vita della gente, bisogna sostituire i conflitti con il dialogo", ha chiosato.

La religione musulmana, secondo la visione del futuro cardinale, dovrebbe "uscire dal Medioevo": "Non hanno un’esegesi - ha sottolineato - per cui c’è stato chi ha falsificato la religione originaria". Sembra, in qualche modo, di rintracciare nei virgolettati del patriarca argomentazioni simili o richiamanti a quelle utilizzate da Benedetto XVI nel celebre discorso di Ratisbona. Anche in questo caso il succo del ragionamento appare essere un richiamo all'interpretazione dei testi mediante la ragione. "Ci sono imam - ha proseguito Sako – che cominciano a parlare di “regime civile”, fra loro c’è al Sistani: questo è un passo avanti, ancora timido ma nella giusta direzione". Quattordici nuovi cardinali, insomma, tra cui uno molto impegnato nel dialogo religioso.

Ma anche critico su alcuni aspetti "irrisolti" della religione in questione: come l'omologazione tra fede e politica.

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