Coronavirus

Nessuno vede il disastro Puglia

La Lombardia è un'isola contaminata, il resto del Paese vive una vita normale, questa la tesi della propaganda che evita di affrontare e di approfondire altre realtà, critiche, drammatiche.

Nessuno vede il disastro Puglia

L a sanità lombarda è sotto osservazione da oltre un anno per le difficoltà e le sofferenze organizzative legate alla pandemia. Il governo regionale ha cambiato alcuni assessori, sono state chieste le dimissioni di Fontana, le polemiche sono quotidiane su giornali e trasmissioni televisive, tutte di chiara definizione ideologica. La Lombardia è un'isola contaminata, il resto del Paese vive una vita normale, questa la tesi della propaganda che evita di affrontare e di approfondire altre realtà, critiche, drammatiche. Fra queste la situazione della Puglia, governata da Michele Emiliano. Bastano queste due note per comprendere quale siano, in questo momento, i problemi di un territorio, soprattutto quello del Salento, che ha già dovuto pagare le conseguenze della Xylella, che ha ucciso ventitré milioni di ulivi, devastando una economia storica e violentando una immagine magnifica.

In queste ore è stata indirizzata a Emiliano una lettera che porta la firma di tre sindaci, Francesca Torsello di Alessano, Lorenzo Ricchiuti di Morciano di Leuca, Giacomo Cazzato di Tiggiano, tutti leccesi e di centrosinistra. Il testo della lettera, inviata anche al direttore del Distretto S.S. di Gagliano del Capo, Rocco Palese, denuncia: «La morte di soggetti fragili, anziani e giovani, a cui non ci vogliamo abituare provoca in noi amministratori una rabbia insopportabile. Da mesi siamo i punti di riferimento di medici e di cittadini in un rapporto di mediazione anomalo con la macchina organizzativa del servizio sanitario sui territori in cui svolgiamo il nostro ruolo. I medici di base sono costretti ad elemosinare un solo flacone per la prima vaccinazione dei pazienti adp e degli estremamente vulnerabili, in tanti ancora, quasi la metà aspettano la prima dose. Chiediamo al presidente Emiliano di intervenire e porre rimedio per la tutela della salute di tutti i cittadini e in primis di quelli più fragili. Ogni vita, come ci è stato insegnato, è preziosissima».

Non è finita, nella scorsa settimana ai medici di famiglia era stata indirizzata questa comunicazione dalla segreteria provinciale Fimmg di Lecce, firmata dal Vice Segretario Vicario Antonio G. De Maria: «Dopo una giornata accesa e dai toni forti arriva la DGR con la quale la regione Puglia intima ai direttori generali e ai direttori di distretto la immediata consegna dei vaccini (di qualsiasi tipo adattabile alle diverse tipologie dei pazienti) ai MMG così come evidenziato nei punti 9 e 10. Il direttore generale della Asl di Lecce ha già dato disposizione ai direttori di distretto. Richiedete ai rispettivi direttori di distretto i vaccini che DEVONO essere consegnati immediatamente: le scorte ci sono. Vi allego DGR di questa sera». All'allegato non corrisponde la realtà, come sottolineato dai sindaci e da esperienze personali. Questa non è Lombardia. Questa è Puglia.

Rossa, non soltanto per la pandemia.

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