"No pago affitto". Scherzano a carnevale sui migranti. E la sinistra s'indigna

A Formello (Roma) il carro di carnevale sugli sbarchi e sui migranti. Critico il Pd: "Disgustoso". Ma il sindaco: "Nessuno si è scandalizzato in piazza anzi tutti si sono divertiti"

"No pago affitto". Scherzano a carnevale sui migranti. E la sinistra s'indigna

Ci sono due manifestazioni che si sono svolte ieri. Da una parte la carnevalata buonista, che nelle intenzioni dei promotori doveva essre la risposta dell'"Italia migliore" alle politiche migratorie del governo; dall'altra una normale sfilata di carnevale, dove qualcuno ha avuto l'ardire di scherzare un po' sui migranti ed è stato subito sommerso dalle polemiche.

Siamo a Formello, cittadina alle porte di Roma (dove ha sede il centro sportivo della Lazio). Tra i carri presenti alla sfilata l'attenzione si è concentrata su uno abbastanza particolare: un barcone in mezzo alle onde (tutto di carta e plastica, ovviamente) carico di (finti) migranti. A trainarla un'auto con alcuni cartelli che richiamavano (simpaticamente) alle richieste fatte nel corso degli anni dai migranti ospitati nei centri di accoglienza: "No pago affitto", "Vogliamo il wi-fi", "porti aperti" e via dicendo. Il tutto sormontato da tre bandiere italiane e con una sorta di sosia di Matteo Renzi ad accompagnare il barcone.

Le critiche al carro carnevalesco sono arrivate sui social, polemiche subito riportate da Repubblica. "Lo definirei 'il carro della vergogna' - attacca la presidente di Legambiente di Formello, Maria Teresa Altorio - Ormai sta dilagando nel comune sentire l'incitamento all'odio, alla paura e alla divisione". Sulla stessa linea anche Bruno Astorre, Segretario PD Lazio: "Usare una festa popolare, di gioia, divertimento puro per irridere, offendere chi arriva in Italia dopo aver superato sacrifici incredibili e a rischio della vita è becero, e una vera istigazione al razzismo - dice - Lo pseudo carro di carnevale di Formello non solo non fa sorridere, ma è uno schiaffo a tutti non solo agli immigrati. Il coinvolgimento di bambini aggrava una rappresentazione davvero disgustosa che ci porta indietro di decenni. Mi auguro che ci si renda conto dell’errore commesso e si trovi il modo per chiedere scusa non agli immigrati, ma al senso di civiltà e umanità che dovrebbe essere centrale per ognuno di noi".

A difesa della sfilata si è però schierato Gianfilippo Santi, sindaco di Formello: "Non era neppure un carro vero - dice - Nessuno si è scandalizzato in piazza anzi tutti si sono divertiti. Chi solleva accuse di razzismo lo fa solo per attaccarmi politicamente perché dopo 25 anni ora c'è una giunta diversa non più di sinistra. Io sono un sindaco centrista di una lista civica".

Nessun contenuto discriminatorio, dunque, né pessimo gusto. "È solo un'accusa strumentale - ripete il primo cittadino - Anche lo scorso anno sono stato contestato per in carro sul Vesuvio e i napoletani. No non penso di dover chiedere scusa a nessuno".

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