Le Regioni lanciano l'allarme, parlando di un rallentamento della campagna vaccinale a causa della mancanza di un numero sufficiente di sieri, ma il generale Francesco Paolo Figliuolo rassicura: "Le dosi sono sufficienti, non ci saranno ritardi".
È di nuovo scontro, dunque, sui vaccini. Se da una parte molte zone d'Italia si dichiarano preoccupate, dall'altra il commissario straordinario per l'emergenza invita a mantenere la calma, dicendosi sicuro che il processo di vaccinazione proseguirà senza problemi.
L'allarme delle Regioni
In questi ultimi giorni sono state tante le Regioni a parlare di una riduzione dei rifornimenti ed a prospettare un rallentamento della campagna vaccinale nel mese di luglio, con conseguente rinvio delle prenotazioni. Molti gli appelli arrivati dalla Puglia, dal Lazio, dal Friuli-Venezia Giulia, dalla Campania e dalla Lombardia: la richiesta comune è quella di riprogrammare la distribuzione dei vaccini.
Dal governo, tuttavia, continuano le rassicurazioni, ed anche il generale Figliuolo ha voluto precisare che entro settembre sarà raggiunta l'immunità di gregge. "Le dosi sono sufficienti per procedere spediti nella campagna vaccinale", ha dichiarato, come riportato da Il Corriere.
"Nessun ritardo, ora procedere spediti"
Nessun bisogno, secondo il commissario straordinario, di rinviare gli appuntamenti, con tanto di sospensione ad agosto. Le dosi ci sono, e gli obiettivi saranno raggiunti. Non solo. Le forniture saranno agevolate per coloro che intendono ricevere la seconda dose durante le vacanze.
"Se confrontiamo luglio con giugno c'è una flessione del 5% dei vaccini Pzifer e Moderna, non parlerei di ritardi", ha spiegato Figliulo nel corso di un'intervista concessa al Corriere. "Tra luglio e settembre avremo un approvvigionamento di circa 45,5 milioni di dosi di questi vaccini, che sono i più usati. A luglio è prevista la disponibilità di circa 14,5 milioni di dosi, rispettivamente 12,1 milioni di Pfizer e 2,4 di Moderna, che assicureranno anche le vaccinazioni eterologhe, per gli under 60 che hanno fatto come prima dose il vaccino AstraZeneca".
Se si considera il numero delle dosi a disposizione, fra Pzifer, Moderna ed AstraZeneca per gli over 60, "le Regioni hanno la potenzialità di somministrare complessivamente 500mila vaccinazioni al giorno".
Il ritmo, a detta del generale, è "buono", tanto da sperare nel raggiungimento dell'immunità di gregge entro il mese di settembre. "Sabato abbiamo superato la soglia di 52,6 milioni di somministrazioni. Vuol dire che il 61% dei cittadini ha fatto almeno una dose e il 36% della popolazione anche la seconda. È un risultato pienamente in linea con il piano elaborato a marzo. È un piano flessibile e quindi io sono sicuro di dire che entro il 30 settembre avremo raggiunto l'80% della popolazione", ha dichiarato.
Le rassicurazioni
Il comnissario ha approfittato dell'occasione per rivolgersi anche agli scettici che nutrono ancora dei dubbi sui sieri. Le continue indicazioni di Aifa e Cts, che nel corso dei mesi hanno lettaralmente messo in confusione i cittadini, hanno subito nel tempo diverse variazioni "per garantire la massima efficacia e sicurezza delle vaccinazioni". Francesco Paolo Figliolo ha poi aggiunto che completare il ciclo vaccinale è l'unico rimedio per proteggersi dalla variante Delta. "Vaccinarsi è un atto individuale che fa bene al singolo ma anche agli altri, ai familiari, ai colleghi, a tutti coloro che fanno parte della comunità", ha affermato il commissario, "abbiamo tutti bisogno di voltare pagina e di mettere un argine a una pandemia che in Italia, non dimentichiamolo, ha causato 128 mila vittime".
Prioritario insistere con la vaccinazione degli over 60, considerati più vulnerabili. Al momento, "la copertura della fascia over 80 oggi supera il 92% con almeno una dose, mentre la fascia 70-79 è all'87%. Sono risultati ottimi. Per le fasce 60-69 e 50-59, che sono rispettivamente all'81% e al 72% circa di prima dose dobbiamo fare di più. È necessario agire a tutto campo per raggiungere chi vuole vaccinarsi e per coinvolgere chi è rimasto ancora dubbioso".
Quanto alle Regioni, le nuove indicazioni del Cts circa i sieri di AstraZeneca e Johnson & Johnson hanno indubbiamente costretto ad effettuare delle riprogrammazioni, ma non ci saranno dei significativi ritardi. "A luglio dovremo impiegare AstraZeneca per fare 2,6 milioni di seconde dosi a persone over 60, mentre la gran parte delle altre somministrazioni, intendo prime e seconde dosi, verrà fatta unicamente con Pfizer e Moderna", ha spiegato Figliuolo.
"La quantità di vaccini disponibile, pur con tutte le limitazioni di impiego, ci consentirà di raggiungere gli obiettivi previsti".Non è da eslcludere, ha poi ammesso il commissario, che in futuro non sia chiesto ai cittadini di fare un richiamo, con una nuova vaccinazione.
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