Coronavirus

"Non mi spaventano il virus o la quarantena, ma l'ignoranza sui social"

Il titolare dell'hotel Paradiso di Diano Marina Marco Gandolfo fa scudo attorno ai propri clienti e attacca chi, in modo ignorante, su internet ha sfogato la propria indignazione contro la comitiva di bergamaschi in vacanza in Riviera

"Non mi spaventano il virus o la quarantena, ma l'ignoranza sui social"

"Non mi spaventano tanto il virus o la quarantena, ma è l'ignoranza dei commenti che leggo sui social a rattristarmi e a farmi paura". A parlare, in una intervista telefonica, è Marco Gandolfo titolare assieme alla propria famiglia dell'hotel Paradiso, di via Aurelia, a Diano marina, che dalla scorsa notte è in quarantena, dopo che uno degli ospiti, un bergamasco di 81 anni, che si trovava in villeggiatura assieme alla moglie e a una comitiva di altre quarantotto persone, è stato trovato positivo al test del coronavirus.

La notizia, come ormai da protocollo, ha subito scatenato l'indignazione sui social, con la comitiva di lombardi presa di mira. "I turisti sono arrivati il 22 febbraio scorso - prosegue Gandolfo - quando la zona di Bergamo non era ancora così a rischio. La comitiva avrebbe dovuto ripartire, sabato prossimo, in concomitanza con il nostro periodo di chiusura. Avremo dovuto effettuare dei lavori di restyling, ma a questo punto credo che salti tutto".

La scorsa notte i medici dell'Asl 1 Imperiese hanno la conferma che l'uomo è "positivo" al test del coronavirus. La moglie è ricoverata nello stesso reparto, ma al momento risulta "negativa". Come hanno preso la notizia gli altri ospiti dell'albergo e come state vivendo questa situazione? "A breve, gli altri saranno presi a carico dalle Asl di provenienza. Saranno organizzati dei pullman, nelle prossime ore, per il trasferimento a Bergamo. Il problema è che, da quanto abbiamo capito, noi dovremo trascorrere qui in albergo i prossimi quindici giorni di quarantena. Chiediamo, a questo punto, di poterli trascorrere a casa Abbiamo .anche degli animali domestici da curare, non possiamo restare agli arresti domiciliari". In albergo c'è chi guarda la televisione e chi cerca di tenersi informato su internet di quanto sta accadendo. Nessuno è preoccupato, sono tutti tranquilli e fiduciosi, che prima o poi passerà tutto.

"Questa notte è scattato l’allarme per un presunto coronavirus - dichiara il vicesindaco di Diano Marina, Cristiano Za Garibaldi - si sono attivate tutte le autorità e tutti i sistemi e protocolli che, direi, sono ormai rodati in Liguria. Attualmente abbiamo quarantotto persone ospiti di questo albergo, tutte provenienti dalla zona di Brembate di Sopra. All’interno dell’albergo c’è tutto il personale e i proprietari.

Ci stiamo attivando per fare ordinanza che obblighi tutte le persone a rimanere nelle camere e abbiamo attivato servizio di pranzi sia per pranzi che cene".

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