La nuova variante è già in Europa. "Ora aggiornare i vaccini"

In Belgio è stato scoperto il primo caso europeo della variante Omicron. L'Oms sta valutando la gravità della situazione. Nel frattempo l'Unione Europea e la Gran Bretagna bloccano il traffico aereo

La nuova variante è già in Europa. "Ora aggiornare i vaccini"

È stato individuato e isolato in Belgio il primo caso di una nuova variante del coronavirus, la B1.1.529, anche detta variante Omicron. La comunità scientifica ha riscontrato i primi casi di questa in Africa meridionale.

Stando a quanto è stato reso noto dal policlinico dell'Università Uz Lueven, a risultare positiva è una giovane donna non vaccinata che, dopo un viaggio in Egitto con scalo in Turchia, ha manifestato i sintomi 11 giorni dopo il rientro. A dare conferma della nuova variante è stato anche il ministro della Sanità belga, Frank Vandenbroucke. Intanto l'Oms, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, che oggi si è riunito immediatamente si è interrogato sulla gravità della variante. Stando alla prima analisi, è stata definita per capire se definita "preoccupatante " e non semplicemente di interesse. Questo significa che comporta un rischio più alto di reinfezione.

Il virologo Tulio de Oliveira, in una conferenza stampa convocata d'urgenza, ha detto: "Purtroppo abbiamo rilevato una nuova variante che è motivo di preoccupazione in Sud Africa". Questa, inoltre, ha precisato lo scienziato "ha un numero elevato di mutazioni". Si parla di più di dieci, un numero ben lontano dalle due della Delta e dalle tre della Beta.

A fare eco anche l'epidemiologa Maria Van Kerkhove che ha confermato le preoccupazioni poiché "quando hai così tante mutazioni - spiega - è probabile che questo abbia un impatto su come il virus si comporta". Ciò non significa automaticamente che questa nuova variante sia pericolosa. Gli esperti si sono messi subito a lavoro e hanno spiegato che ci vorranno almeno diversi giorni prima di dare una risposta esaustiva su quello che può essere il suo impatto. Anche perché al momento "ci sono meno di 100 sequenze complete disponibili". Oltre che in Sud Africa, luogo in cui i casi sono in crescita e le sono state colpite quasi tutte le province, sono stati riscontrati alcuni casi sporadici anche nei Paesi limitrofi come il Botswana e ad Hong Kong (un viaggiatore di ritorno dal Sud Africa).

Prima di lanciare allarmismi però il direttore dell'Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche, Giovanni Maga, ha voluto sottolineare un aspetto non indifferente: "Quello che possiamo evidenziare è che la variante sembra essersi selezionata in persone immunodepresse, con una risposta immunitaria più debole. Nella regione sudafricana - continua Maga - l'incidenza di HIV è molto più elevata rispetto alla maggior parte del mondo". Senza dimenticare poi che il tasso di vaccinazione in Sud Africa è intorno al 24%.

Inoltre, l'Ema, l'Agenzia europea per i medicinali ha dichiarato che è ancora troppo presto per dire se sono necessari nuovi vaccini contro la variante Covid sudafricana.

Le risposte della politica

Immediatamente la Gran Bretagna ha sospeso i collegamenti aerei con Sud Africa, Namibia, Botswana, Zimbabwe, Lesotho, e Eswatini. Israele ha preso la stessa decisione inevitabile dal momento che oggi il ministero della sanità israeliano ha affermato di aver rilevato il primo caso della nuova variante e che ci sono altre due persone sospette. "Siamo a un passo dal dichiarare lo stato di emergenza", ha commentato il primo ministro Naftali Bennet.

Anche l'Unione Europea non è rimasta a guardare. Ursula von der Leyen ha chiesto ai Paesi membri di interrompere i collegamenti aerei con le nazioni più a rischio per "limitare la diffusione" della variante. "La Commissione europea proporrà, in stretto coordinamento con gli Stati membri, di attivare il freno di emergenza per interrompere i viaggi aerei dalla regione dell'Africa meridionale a causa della variante B.1.1.529", ha dichiarato la presidente della Commissione europea.

Così è stato fatto, anche l'Italia ha bloccato gli arrivi dai Paesi africani più a rischio.

"Aggiornare i vaccini"

Sempre la von der Leyen, riguardo il vaccino, ha poi voluto sottolineare: "I contratti dell'Unione Europea con i produttori prevedono che il vaccino debba essere immediatamente aggiornato alle nuove varianti che emergono. L'Europa ha preso precauzioni".

Si è espresso a riguardo anche il sottosegretario alla Salute italiano, Pierpaolo Sileri che al momento non si dice particolarmente preoccupato. Allo stesso tempo però ritiene che non vada abbassata la guardia.

"Non ci sono dati sufficienti che ci indichino innanzitutto la trasmissibilità e in secondo luogo se la variante eluda o meno i vaccini attualmente disponibili. È chiaro che allora sarebbe un problema: al momento è presto e non è presente in Italia, ma va attenzionata”.

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