Torna l'incubo Dpcm di Conte: ​cosa ci aspetta dal 7 di ottobre

Martedì prossimo il ministro della Salute presenterà il documento in Parlamento, la firma da parte del premier entro mercoledì prossimo

Torna l'incubo Dpcm di Conte: ​cosa ci aspetta dal 7 di ottobre

Il nuovo Dpcm di ottobre, che il ministro della Salute Roberto Speranza presenterà martedì prossimo in Parlamento, ha in sé importanti novità. Come riportato dal Corriere, potrebbe venire introdotto l’obbligo di utilizzo delle mascherine anche all’aria aperta. Ad anticipare questa possibilità è stata la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa. Provvedimento che già avviene in alcune regioni e in diverse città del Nord. Anche il premier Conte ha confermato che il governo sta valutando questa ipotesi.

Le novità nel nuovo Dpcm

Zampa ha così spiegato: “dobbiamo fare in modo che il sacrificio enorme fatto come Paese dia dei risultati permanenti. Se oggi l’Italia vanta numeri così diversi dal resto d’Europa è perché siamo stati rigorosi. Di fronte a una ripresa molti sindaci e presidenti di Regione stanno andando in questa direzione”. L’utilizzo delle mascherine all’aperto dovrebbe servire per evitare il contagio tra i giovani all’uscita dalle scuole e anche nei luoghi dove maggiormente si ritrovano. Se la norma dovesse venire decisa, scatterebbero anche importanti sanzioni per gli inadempienti: si parla di multe che vanno dai 500 ai 3mila euro. Con ogni probabilità verra anche approvato un coprifuoco riguardante ristoranti e bar, con chiusura obbligatoria alle 22. Un altro provvedimento riguarderebbe invece la limitazione del numero di persone in un luogo chiuso. La curva epidemica continua inesorabile la sua salita e, secondo alcuni esperti, è destinata a non fermarsi, per il fatto che sono state riaperte le strutture scolastiche e gran parte della popolazione è tornata alla sua vita normale.

Cinema e teatri a rischio capienza

Al Parlamento verrà anche chiesta la proroga dello stato d’emergenza al 31 gennaio del prossimo anno. Nel prossimo Dpcm verrà inoltre aggiornata la lista dei Paesi considerati a rischio, dalla quale probabilmente verrà eliminata la Grecia, che in questo momento non ha una situazione preoccupante. Quello che si ripromette il governo è riuscire a tenere il virus sotto controllo, senza gravare sugli ospedali. Nel decreto verranno riconfermate alcune precedenti regole, come per esempio il lavaggio delle mani e la distanza di almeno un metro tra una persona e l’altra. Per quanto riguarda il trasporto pubblico, la capienza non sarà superiore all’80% dei posti a sedere. Nei ristoranti coperti ridotti e ingressi contingentati negli esercizi commerciali.

Un altro punto da considerare è inerente alla limitazione del pubblico in spettacoli, sport e altri avvenimenti. All’aperto vi sarà un numero massimo di mille persone debitamente distanziate tra loro. Mentre al chiuso, in cinema e teatri, il limite sarà di 200 spettatori. Stesso discorso anche per gli invitati ai matrimoni e alle feste private.

L’Agis, l’Associazione italiana generale dello spettacolo, ha scritto al premier Conte e al ministro Franceschini sottolineando che il settore è già in ginocchio a causa della pandemia e chiedendo di tenere conto “della reale capienza delle sale e della possibilità di una maggiore presenza nel rispetto del distanziamento previsto”.

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