In manette Mariano Asaro, accordi anche con ex deputato Pd

Stanotte il blitz dei carabinieri di Trapani, che hanno arrestato il 64enne Mariano Asaro: il boss, scarcerato due anni fa, stava cercando di aprire illecitamente uno studio odontoiatrico

In manette Mariano Asaro, accordi anche con ex deputato Pd

È finito nuovamente in manette il boss Mariano Asaro, soprannominato "il dentista". Questa notte, infatti, i carabinieri di Trapani coordinati dalla Dda di Palermo hanno eseguito quattro misure cautelari, provvedendo ad arrestare anche il 64enne, reggente della famiglia mafiosa di Castellammare del Golfo e Paceco.

Tornato a piede libero due anni fa dopo un periodo di detenzione, Asaro stava cercando di aprire illecitamente, tramite l'aiuto di alcuni "amici", uno studio odontoiatrico a Paceco, che avrebbe poi dovuto intestare alla cognata Maria Vincenza Occhipinti. Accusato del reato di associazione di tipo mafioso e di fittizia intestazione di società aggravati dal metodo mafioso, il boss vedrà aprirsi ancora una volta per lui le porte del carcere. Le indagini condotte dal procuratore aggiunto Paolo Guido e dal sostituto procuratore Gianluca De Leo hanno portato anche all'arresto di Carmelo Salerno, capo mafia di Paceco e complice di Asaro, mentre l'ex deputato regionale Paolo Ruggirello ha ricevuto un'informazione di garanzia. Indagati anche Maria Amato, impiegata in un ufficio notarile e consorte del pregiudicato mafioso Rocco Coppola, il direttore sanitario Vito Lucido, ed il sindaco di Paceco, Giuseppe Scarcella.

A destare scalpore, le prime immagini fornite dalle forze dell'ordine, che mostrano gli incontri fra il boss e Ruggirello, con tanto di due baci per suggellare l'accordo raggiunto.

Arrestato lo scorso anno per associazione mafiosa e già ai domiciliari, l'ex deputato regionale del Pd avrebbe agito per consentire ad Asaro di ottenere le autorizzazioni necessarie per lo studio odontoiatrico, così come la fondamentale convenzione con la mutua. Claudia Rosini, gip di Palermo, è convinta del ruolo svolto da Ruggirello. "Le stabili e continuative relazioni tra Ruggirello e esponenti di spicco della Cosa Nostra trapanese non possono che ritenersi come il frutto di una compenetrazione organica del primo con il tessuto organizzativo dell'associazione mafiosa", ha infatti dichiarato il giudice, come riportato da "Agi".

A mostrare rispetto nei confronti di Asaro anche il primo cittadino di Paceco, Giuseppe Scarcella, che si rivolgeva a lui chiamandolo "Don Mariano".

"Ruggirello non era il solo esponente politico in buoni rapporti con l'indagato, che contava, grazie alla sua caratura di tipo mafioso, anche sulle buone relazioni con il sindaco di Paceco, Scarcella, che lo riceveva il 28 febbraio 2019", spiega infatti il giudice nella propria ordinanza.

Nel corso del blitz, i carabinieri di Trapani hanno provveduto a perquisire l'ufficio e l'abitazione del sindaco Scarcella, ora indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.

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